Roma, 9 marzo 2011 - Faro del Garante per il controllo dei prezzi sui costi per i clienti delle banche, a partire da quelli per il prelievo di contante allo sportello e per le commissioni di massimo scoperto. La questione del costo del prelievo di contante allo sportello, ha detto Mister prezzi, Roberto Sambuco, in un’audizione in Senato, “è una vicenda rilevante perché rischia di generare disagi per alcune tipologie di consumatori/correntisti, con il rischio di colpire le fasce più deboli della popolazione”.

“Sarà necessario approfondire questo aspetto - ha proseguito Sambuco - non è condivisibile far pagare i consumatori per ritirare i propri soldi dal conto corrente. Viene così minato alla base il rapporto di fiducia fondante la relazione Banca-cliente”. In particolare, con l’indagine del garante saranno “approfondite e verificate le singole voci di costo a carico dei consumatori”. Verrà poi verificato “il rispetto degli obblighi normativi imposti al settore, anche in materia di contenimento delle commissioni di massimo scoperto. Lo scopo di accelerare e rendere effettive le norme che impongono la nullità delle clausole contrattuali concernenti le commissioni di massimo scoperto, anche alla luce di comportamenti volti ad eludere questa previsione di legge, con la sostituzione solo nominale delle commissioni, attraverso voci di costo alternative ed egualmente vessatorie”.

L'ABI: "BANCHE ITALIANE TRASPARENTI" - Secca la replica dell’Abi dopo le dichiarazioni di Sambuco. "Apprendiamo da fonti di informazione - ha sottolineato l’Associazione bancaria in una nota - delle intenzioni di ‘Mister Prezzi' di introdurre nuovi vincoli all’operatività del sistema bancario, intervenendo sul sistema dei prezzi. Misure che ricordano tanto un passato di cui non si sente alcuna nostalgia. Le banche italiane sono trasparenti e fra loro in concorrenza".