Roma, 10 aprile 2011 - "Mai come in questi momenti gli imprenditori si sentono soli". Il grido d’allarme lo lancia il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, in un videomessaggio di presentazione dell’Assise generale Di Confindustria e di Piccola Industria, che si terrà a Bergamo il 7 maggio.

"In un paese che stenta sempre più a crescere - prosegue la Marcegaglia - Mentre l’Europa si divide sul rigore, tra pochi paesi forti e molti sempre più a rischio, quando la lotta per la competitività sui mercati mondiali diventa sempre più aspra, con prezzi delle materie sempre più instabili e di fronte a nuove ondate di sconvolgimenti internazionali che mutano dalle fondamenta paesi a noi vicini".

"Gli imprenditori si sentono soli - rimarca la leader degli industriali italiani - di fronte a tante difficoltà. Proprio per questo, perché il momento è straordinario, abbiamo deciso che occorreva un’iniziativa eccezionale, per consentire a ogni singolo imprenditore e a ogni associazione della nostra organizzazione a dire la sua, a esprimersi direttamente su quelle che considera le vere priorità".

"Uniamo - prosegue la Marcegaglia - le nostre esperienze e le nostre passioni, perché questo non è più il momento di scaricare sugli altri le colpe. L’Italia di oggi è un paese già troppo diviso. Allora dall’impresa può e deve venire un esempio per tutti, un esempio di come si possa liberamente convergere su poche scelte, chiare e di priorità condivise, per ridare all’impresa la capacità di crescere e di creare lavoro, coesione sociale e proiezione nel mondo. Facciamo sentire forte la nostra voce per dare al paese un messaggio chiaro e preciso delle cose da fare".

All’incontro di Bergamo aderisce anche Piccola Industria e il suo presidente Vincenzo Boccia lancia anch’esso un videomessaggio, in vista dell’evento. Boccia ricorda che le altre Assise generali di Confindustria si tennero nel ‘92, in "un altro momento delicato della vita del paese e di mobilitazione" degli industriali. "Dobbiamo decidere - prosegue Boccia - L’Italia che vogliamo. La Germania ha deciso quale Germania i politici tedeschi vogliono: una Germania primo esportatore al mondo. L’Inghilterra ha deciso di diventare un paese ad alta capacità attrattiva di imprese. Noi cosa vogliamo diventare? Sappiamo cosa potremmo essere: un paese che ha un tasso di imprenditorialità tre volte superiore alla media europea. Confindustria a Bergamo sottolinearà il suo essere no partisan, equidistante dai partiti e non dalla politica, orgogliosa di poter esprimere e di porre all’attenzione del paese un intervento organico di politica economica, per il futuro del paese".