Roma, 6 luglio 2011 - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha emanato oggi il decreto del governo contenente la manovra economica e, in una nota, ha auspicato che in Parlamento si svolga un confronto realmente aperto.

 

Un confronto, si legge nella nota, “che - partendo dalla condivisione dell’impegno assunto in sede europea per il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2014 - consenta una seria discussione e libere scelte circa la impostazione e le misure idonee al raggiungimento di tale obiettivo e quindi alla riduzione del debito pubblico, insieme al rilancio della crescita economica”. Napolitano ha ribadito più volte nei suoi discorsi che la riduzione del debito pubblico è “un imperativo categorico” per chi ha responsabilità pubbliche.

 

Il Presidente della Repubblica ‘’rileva altresì che il decreto-legge prevede gran parte della manovra necessaria per raggiungere il pareggio del bilancio entro il 2014; per la restante parte si dovrà procedere con gli ordinari strumenti di bilancio relativi al triennio 2012-2014 e i relativi disegni di legge collegati’’.

 

L'annuncio della firma era stato dato in precedenza dal Sottosegretario Gianni Letta, che ha spiegato come : “Non ci sono e non ci sono stati né momenti di lacerazione né tensione nel Governo”. Letta ha sottolineato di essere venuto in sostituzione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e di voler testimoniare proprio l’unione dell’esecutivo sulla manovra che è un “provvedimento importante, impegnativo e oneroso”.

 

I CONTENUTI - Analizziamo alcuni contenuti della manovra:

E’ vietato consentire la partecipazione ai giochi pubblici con vincita in denaro ai minori di anni 18. Il titolare dell’eswercizio che consente la partecipazione ai giochi ai minori e’ punito con una sanzione da 5mila a 20mila euro.

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica restano nell’allegato A alla manovra pubblicata in Gazzetta Ufficiale come destinatari del livellamento sulla media europea previsto per le istituzioni italiane nel taglio ai costi della politica. Proprio oggi il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, durante la conferenza stampa al Tesoro, aveva spiegato che questo taglio alle remunerazioni sarebbe stato comunque scelto in modo autonomo da Montecitorio e Palazzo Madama: cioe’ Camera e Senato dovranno tagliare anche loro perche’ sono ricomprese nell’elenco delle istituzioni destinatarie della riduzione ma lo faranno in modo autonomo.

Cambia la norma sulle quote latte nel testo del decreto legge manovra pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Viene rinviato a un decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze, da emanare entro il 31 dicembre 2011, la definizione delle “modalita’ per il trasferimento, anche graduale, delle attivita’ di accertamento, liquidazione e riscossione, spontanea e coattiva, di entrate erariali, diverse da quelle tributarie e per contributi previdenziali e assistenziali obbligatori, da Equitalia Spa, nonche’ dalle Societa’ per azione dalla stessa partecipate a enti e organismi pubblici muniti di idonee risorse umane e strumentali”. Nei testi del decreto circolati precedentemente c’era un piu’ esplicito riferimento alla sottrazione delle quote latte dalla riscossione coattiva da parte di Equitalia.

A partire da oggi l’Ice è soppresso. Le funzioni attribuite all’Ice sono trasferite al ministero dello Sviluppo economico. I poteri di indirizzo e vigilanza in materia di promozione ed internazionalizzazione delel imprese sono esercitati dai ministri dello Sviluppo economico ed egli Esteri. Il personale verrà trasferito ai due ministeri. Lo stabilisce il decreto legge con la manovra economica del Governo.

Gli enti del Servizio sanitario nazionale dovranno spendere per il personale negli anni 2013 e 2014 il corrispondente ammontare dell’anno 2004 diminuito dell’1,4%. Lo stabilisce il decreto legge con la manovra economica, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Per il biennio 2012-2013 non ci sara’ rivalutazione automatica delle pensioni per la fascia di importo dei trattamenti superiori a cinque volte il minimo. Per la fascia di importo da tre a cinque volte il minimo la rivalutazione sara’ nella misura del 45%.

 

BERSANI: SCRITTA DAL DR. STRANAMORE - Pier Luigi Bersani è tornato a criticare la manovra del governo. “Siamo davanti a una manovra del dottor Stranamore”, ha detto il segretario del Pd ai cronisti alla Camera. “Si parla di miliardi come fossero noccioline e non di rende chiaro al Paese che cosa siano in concreto questi miliardi”, ha aggiunto. “E’ una manovra inaccettabile per l’enorme carico sociale che determina, perche’ e’ recessiva e lascia un’alea rilevantissima sui pareggi di bilancio”, ha poi spiegato.

 

TREMONTI - “Prevediamo che la manovra sarà legge definitiva ai primi di agosto”. E’ quanto ha affermato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel corso della conferenza stampa di presentazione del decreto legge al Tesoro.

 

‘’La crescita non dipende da un atto, non ha un momento istantaneo - ha aggiunto il ministro -, ma deriva dall’azione collettiva di tutti. A differenza del bilancio, che dipende da un Governo e da una legge’’.

 

COSTI DELLA POLITICA - I tagli ai costi della politica in manovra “ci sono e sono di enorme rilievo”,  ha detto Tremonti, aggiungendo che “un intervento più radicale non sarebbe stato firmato dal presidente della Repubblica”. 

 

"VERSO IL PAREGGIO DI BILANCIO" - L’obiettivo deficit/pil per il 2011 al 3,9%, ha dichiarato il ministro, è stato centrato: "Noi siamo totalmente convinti che questa manovra, che si aggiunge a quanto fatto negli anni passati, ci porta linearmente sul sentiero del pareggio di bilancio”.

 

DELEGA - Il governo ritiene che la delega sulla riforma fiscale sarà esercitata entro il 2012.  Nel caso il cui la delega non dovesse essere attuata “ci impegnamo in alternativa al blocco del 15% di tutti i regimi di assistenza fiscale”. “Nel 20013 - ha aggiunto - noi ci presenteremo con la delega: chi non ci crede deve avere idee alternative”.

 

Se non verrà esercitata la delega fiscale scatterà “il blocco del 15% di tutti i regimi di assistenza fiscale”. E' “ragionevole” un cambiamento del sistema assitenziale. “Se non c’è la delega - ha ribadito Tremonti - scatterà per legge un meccanismo di chiusura automatica delle agevolazioni fiscali”.

 

“Siamo convinti del fatto - ha aggiunto - che una riforma che porti al pareggio di bilancio deve passare anche per la delega assistenziale. Se vuoi fare una vera riforma devi passare da questo”.

 

PENSIONI E CONTO TITOLI - Sono possibili alternative rispetto alle misure sulla rivalutazione delle pensioni e sul bollo sul conto titoli ma “solo a saldi invariati”. Proposte in questo senso “possono essere oggetto di valutazione”.

 

VALZER DI CIFRE - A quanto ammonta la manovra? Tremonti, in un secondo momento, chiarische che l'operazione globale si attesterà su 48 miliardi. In alcuni anni ci sarà un effetto di trascinamento anche per gli anni successivi: ‘’Sommare è sbagliato - ha detto - L’intervento sarà di 2 miliardi il primo anno, di 6 il secondo, poi di 20 miliardi e quindi di ulteriori 20 miliardi. Questi sono i numeri che diamo in parlamento e in Europa. Ma per chiarire tutto vi daremo la tabellina’’.

 

In precedenza il ministro aveva indicato gli importi dei diversi anni, senza considerare l’effetto trascinamento in base al quale l’intervento in un anno ha anche un effetto correttivo l’anno successivo. “Nel 2011 - aveva spiegato Tremonti - avremo 2 miliardi di manutenzione, altri 6 miliardi nel 2012, nel 2013 una correzione per 18 miliardi, più altri 2 miliardi che dovranno venire dalla delega assistenziale, nel 2014 dal decreto 25 miliardi più altri 15 della delega”. Sommando gli importi si ottenevano 51 miliardi, che aggiunti ai 17 della delega  facevano ottenere un totale di 68 miliardi.

 

LODO FININVEST - Del lodo Fininvest ‘’ne parlerà Palazzo Chigi. La riunione di ora è per discutere del testo che c’è e c’è già molto da discutere. Ho già letto abbastanza retroscena’’. Il ministro dell’Economia risponde  così a una domanda sul cosiddetto ‘lodo Fininvest’. Alla giornalista, che aveva inizialmente detto che avrebbe voluto porre la domanda al sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta, Tremonti ha subito risposto: ‘’se vuole le diamo il telefonino’’.

 

ENTI LOCALI SUL PIEDE DI GUERRA - "La manovra varata dal governo non assicura il governo del territorio e vanifica il percorso del federalismo fiscale": lo hanno detto nel corso di una conferenza stampa congiunta il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, il presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, e il vicepresidente dell’Anci, Graziano Delrio.

 

Domani nel corso della Conferenza unificata, hanno spiegato i tre presidenti, "coglieremo l’occasione per illustrare al governo il nostro punto di vista sulle ricadute che la manovra avrà  sui servizi’’.

 

I COMUNI: "STOP AL CONFRONTO" -  Stop al confronto sul federalismo fiscale e richiesta di una convocazione urgente della conferenza unificata alla presenza del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. Queste le richieste dell’Anci, illustrate dal presidente Osvaldo Napoli nel corso di una conferenza stampa convocata per chiarire la posizione dei comuni sulla manovra che lo stesso Napoli ha definito “fortemente iniqua”. 

 

“Questa manovra mette la pietra tombale sul federalismo e sulla nostra collaborazione al processo di riforma. Non siamo più disposti a parlare di fabbisogni standard o di federalismo demaniale nel momento in cui si configura un nuovo centralismo che mette le manette ai Comuni”.

 

Altrettanto chiara è la metafora sulla manovra utilizzata da Del Rio: “E’ come se fossimo in un condominio in cui, ai piani alti, crescono le spese per i ministeri o la previdenza e si cercano le perdite staccando i tubi al piano di sotto, dove ci sono i comuni che continuano a subire tagli: da qui al 2014 noi dovremmo rinunciare a circa un terzo delle risorse attualmente disponibili”.

 

Il presidente Napoli ha infine sottolineato che “l’Anci in questi anni ha sempre chiesto di rivedere il patto di stabilita’ e ora i comuni lanciano un appello al Parlamento per aprire un confronto sulla manovra”.

 

 

ALEMANNO - "Pieno appoggio alla posizione espressa oggi dal’Ufficio di Presidenza dell’Anci. La manovra presentata dal Governo non è sostenibile per i Comuni italiani". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

 

 SACCONI - Sulla norma relativa alla rivalutazione delle pensioni “siamo pronti a modifiche”. Lo ha annunciato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che però ha sollecitato le forze di opposizione “ad evitare di fare polemiche ideologiche a questo proposito”.

 

DL SVILUPPO ALLA FIDUCIA IN SENATO - Il governo ha posto la questione di fiducia in Aula al Senato sul dl sviluppo nello stesso testo licenziato dalla Camera. Con il voto sulla fiducia che dovrebbe essere domani il decreto sarà approvato in via definitiva da palazzo Madama in seconda lettura. Il provvedimento deve essere convertito in legge, pena la decadenza, entro il 13 luglio. La fiducia è stata posta dal ministro per i Rapporti con il parlamento Elio Vito. Tra le misure del dl ci sono i paletti sulle ipoteche e gli espropri sulla prima casa oltreché sulle ganasce fiscali; il bonus per gli investimenti al Sud; la stretta sullo ‘ius variandi’ delle banche, la rinegoziazione dei mutui; le disposizioni sui precari della scuola, la soppressione delle norme che istituivano il diritto di superficie per 20 anni sulle spiagge; il credito d’imposta per il lavoro nel Mezzogiorno e per la ricerca.

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