Roma, 9 agosto 2011 - Gli evasori fiscali sono "parassiti sociali", che non pagando le tasse vivono alle spalle degli altri e danneggiano tutti. E' questa l'immagine scelta per la nuova campagna anti-evasione dell’Agenzia delle Entrate, del ministero dell’Economia e del dipartimento per l’Editoria della presidenza del Consiglio e che, a partire da oggi e per tutto settembre, sarà trasmessa in tv, alla radio e sugli altri media.

 

"Se tutti pagano le tasse, le tasse ripagano tutti. Con i servizi" e "Chi evade le tasse è un parassita sociale", recitano gli spot che faranno bella mostra di sè con affissioni anche nelle principali stazioni ferroviarie e negli aeroporti di Roma e Milano.

 

Un messaggio, spiega una nota dell’Agenzia delle Entrate, "che punta a un obiettivo importante per tutti noi: ridurre l'evasione fiscale anche grazie ai comportamenti attivi dei cittadini e renderli consapevoli che senza entrate fiscali, non è possibile fornire servizi pubblici. In sintesi chi evade le tasse vive alle spese degli altri e danneggia tutti".

 

Caccia agli evasori, dunque, con una campagna a tappeto estiva che dal Nord al Sud punta a mettere a nudo l'evasione 'sotto l'ombrellone'. Nel 2011, infatti, l'Agenzia delle Entrate conta di recuperare oltre 11 miliardi di euro, quasi un miliardo in più rispetto al 2010 (10,2 miliardi).

 

"L’anno scorso - spiega Luigi Magistro, direttore generale dell’Accertamento dell’Agenzia delle Entrate - i risultati in termini di incassi, di evasione fiscale recuperata, sono stati superiori ai 10 miliardi. Circa il doppio rispetto a tre anni prima. Quest’anno puntiamo a realizzare di più e i risultati di metà anno sono già incoraggianti. Dovremmo recuperare, solo dall’evasione fiscale, oltre 11 miliardi". E di questi circa un quarto "arriveranno soprattutto dai grandi contribuenti perché sono sottoposti ad un’attività di controllo più intensa. Anche perché i ‘grandi’ danno ‘grandi numeri’. In tutto sono circa 3.000 soggetti con un giro d’affari di oltre 100 milioni l’anno".

 

Ma la manovra ha in qualche modo 'alleggerito' alcuni strumenti per la lotta all’evasione? "No - risponde Magistro - è solo previsto con il decreto sviluppo che non si possano reiterare i controlli sullo stesso soggetto in sei mesi. Ma non è questo che può bloccare il fisco, anzi. Non poter reiterare il controllo può essere anche positivo, magari si va a controllare qualcun altro".

 

I controlli comunque "ci sono sempre: estate, autunno e primavera", ma in estate - spiega Magistro - "si controllano le attivita’ ferme in inverno. Ora ci si sta concentrando sulle attività balneari perché spesso in questo settore c’e’ un’evasione scandalosa. Siamo partiti ad inizio luglio con un’operazione sul litorale romano. Ma i controlli estivi saranno almeno un migliaio in tutta Italia". Ma l’attività riguarda anche i Vip: "i controlli sono all’ordine del giorno e non abbiamo problemi con i dati base che abbiamo. Ma l’attività in questo periodo riguarda soprattutto i beni di lusso, ad esempio è possibile individuare chi ha il possesso di uno yacht che normalmente e’ in leasing o noleggiato".