Marsiglia, 10 settembre 2011 - Una volta affrontato il problema dei conti pubblici con la manovra appena approvata dal Senato, la prossima settimana “dobbiamo cominciare a fare un test sulla crescita dell’economica italiana, come un tagliando per la macchina dell’economia”: lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, a margine dell’incontro a Marsiglia fra i ministri finanziari del G8.

 

Tremonti ha fatto un quadro della situazione sull'Italia usando la metafora di un viaggio in automobile: "Innanzitutto serve la meta, che per noi è il pareggio di bilancio - ha spiegato il ministro - la direzione è quella giusta, l'abbiamo definita bene e la raggiungeremo". Ma oltre alla meta c'è anche il problema del mezzo con cui raggiungerla: "La machina - ha proseguito Tremonti - deve avere un buon motore deve avere benzina, bisogna fare in modo che non abbia ostacoli davanti". Tremonti sollecita poi "un inventario" delle cose che sono state fatte in questi mesi dal governo, "e' uno sforzo che dobbiamo fare tutti insieme".

 

Per agire a sostegno della crescita economica in Italia, il governo ha intenzione di consultare anche le organizzazioni internazionali, Ocse, Fondo Monetario e Commissione europea: "se ci sta qualcosa da cambiare lo cambieremo, se ci sara' qualcosa da aggiungere lo aggiungeremo", ha detto Tremonti.

 

SCHIFANI: UTILE IL MESSAGGIO DI TREMONTI -  “Ho letto alcune dichiarazioni di Tremonti sulla crescita e sono d’accordo”, perché il futuro dei giovani si “lega alla capacità di abbattere il debito pubblico e quindi investire nella crescita”. Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, intervenendo alla festa dei Giovani del Pdl, a Roma. Inoltre, rispondendo alle domande dei ragazzi, Schifani ha spiegato il proprio riferimento alle riforme strutturali: “Parlo prima di tutto della riforma previdenziale, senza la quale rischiamo di far pagare ai ragazzi la situazione presente”.

 

BERLUSCONI  A STRASBURGO - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, incontrera' martedi' a Strasburgo il presidente della commissione Ue, Jose' Manuel Barroso per discutere "della situazione economica in Italia e nella zona euro". Lo ha confermato la portavoce di Barroso, Pia Ahrwekilde Hansen.

 

ALEMANNO: DOPO LA MANOVRA IL PDL DEVE CAMBIARE - Dopo l’approvazione della manovra economica il Pdl deve aprire un confronto a 360 gradi sui contenuti e definire un programma credibile. Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parlando alla festa dell’Udc a Chianciano Terme. “Sono un esponente convinto del Pdl - ha precisato - e voglio rimanerci ma mi rendo conto che così non si può andare avanti. Bisogna fare un cambiamento ma io ho il dovere di dire che questo cambiamento deve partire dalla definizione di un programma credibile. Lo dirò a manovra approvata”.

 

“Credo sia illusorio pensare modifiche alla manovra quindi - ha proseguito Alemanno - penso sarà approvata. Un minuto dopo sono convinto ci saranno 15 giorni di tregua che ci consentirà di guardarci in faccia, che permetterà al Pdl di fare un esame di coscienza chiaro. Lo dirò al segretario Alfano che è tempo di aprire un confronto sui temi e sui contenuti, un confronto a 360 gradi, partendo dalla maggioranza di governo”, anche se “indispensabile” secondo il sindaco di Roma “è il confronto con l’Udc e il Terzo Polo”.

 

“Se l’opposizione parte sempre e solo dal tema Berlusconi - ha osservato ancora - spinge il Pdl a chiudersi a riccio. Il compito mio e di esponenti del Pdl inquieti non deve essere di frantumare il Pdl ma di portarlo consapevolmente a un confronto serio. Bisogna partire dai contenuti e dalle urgenze dell’Italia. Se invece partiamo dalle persone, allontaniamo la soluzione”.
 

MELONI: PRIMARIE CON BERLUSCONI - Le primarie? Si devono fare, comunque, anche con Berlusconi, anche lui se decidesse di candidarsi deve sottoporsi alle primarie per la designazione del premier, quantomeno per ricevere il bagno di folla che merita. Anche perche’ lui e’ l’inventore di questo tipo di democrazia’’. Lo ha dichiarato il ministro della Gioventu’ Giorgia Meloni. Le sue parole sono in netta contrapposizione con quelle del segretario del Pdl, Angelino Alfano, che invece aveva escluso le primarie per l’eventuale candidatura di Berlusconi. Il ministro Meloni era stata una delle prime firmatarie della petizione per le primarie.