Milano, 11 novembre 2011 - Seduta in forte rialzo per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib ha chiuso in crescita del 3,68% a 15.778 punti Giornata di forti recuperi per il settore bancario in Piazza Affari: la Banca popolare di Milano ha chiuso in rialzo dell’11,66% a 0,38 euro, Intesa SanPaolo dell’8,82% a quota 1,28. Molto bene anche Ubi (+9,34%), Mediolanum (+8,35%) e Unicredit, che ha concluso in aumento del 5,43% a 0,82 euro.

 

TITOLI DI STATO - Lo spread tra Btp e Bund è sceso stabilmente sotto quota 460 punti, sui minimi di giornata. Confermando l’andamento dell’intera giornata, lo spread fra Bund e Btp a 10 anni ha chiuso al minimo, a quota 456 punti, ben lontano dall’apertura di 511 punti. Ciò si traduce in un rendimento del 6,45 % sia per i titoli italiani a 5 anni che per quelli a 10 anni, mentre su quelli a 2 anni è sceso al 5,69%. Stesso andamento anche per altri spread sotto osservazione: i Bonos spagnoli hanno chiuso a 396 punti mentre i titoli francesi a 10 anni, che in giornata hanno toccato il massimo dall’introduzione dell’euro a 169 punti, hanno chiuso a quota 150.

 

LE ALTRE BORSE - Anche le borse europee chiudono tutte in forte rialzo. A Londra l’Ftse 100 sale dell’1,85% a 5.545 punti, a Parigi il Cac 40 avanza del 2,7% a 3.149 punti mentre il Dax di Francoforte cresce del 3,22% a 6.057 puntiChiusura in rialzo anche per Wall Street, con il Dow Jones che si attesta a quota +2,19% ed il Nasdaq a quota +2,04%. In rialzo anche l’indice S&P 500 che ha chiuso a +1,95%.

 

VENDITE ALLO SCOPERTO - La Consob ha prorogato fino al 15 gennaio il divieto di vendite allo scoperto. Lo si legge in una nota della commissione. La decisione è presa "alla luce dell’attuale situazione dei mercati finanziari, caratterizzata da forte volatilità". La Consob ha anche deciso di proibire le vendite allo scoperto 'nude', cioè quelle non assistite dalla disponibilità dei titoli al momento dell’ordine.

 

LUNEDI' ASTA BTP - Nuovo banco di prova lunedì prossimo per il Tesoro italiano. Dopo l’asta dei BoT annuali, il ministero dell’Economia tornerà infatti a presentarsi sul mercato con una nuova emissione sul medio-lungo termine: un collocamento di BTp a 5 anni per un importo compreso tra 1,5 e 3 miliardi di euro. E’ proprio l’importo abbastanza contenuto, dicono gli operatori a Radiocor, che non lascia dubbi sulla copertura dell’asta.  Anzi, anche sulla scorta del successo di domanda per i BoT, si scommette su un boom di richieste per i bond quinquennali. "Ci aspettiamo che l’asta sarà coperta senza nessun problema", dice un trader, che aggiunge: "Il mini-collocamento di lunedì è la conferma che il Tesoro sta seguendo una politica di emissione prudente in questa fase delicata di mercato. Giovedì questa strategia ha premiato e anche lunedì ci aspettiamo che accada lo stesso, al netto di eventi di natura politica al momento imprevedibili".

 

PASSERA: ABBIAMO RISCHIATO LA FINE DELLA GRECIA - "Tutti si devono impegnare affinché abbia successo il tentativo di Monti". A sollecitare tutti gli attori economici e politici è l’Ad di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, che aggiunge: “quello che si sente nelle ultime ore non è sufficiente. L’Italia si deve ritrovare unita". "Se lasciamo scivolare la situazione, nella migliore delle ipotesi verremmo commissariati". Per Passera, “di tempo ce n’è pochissimo”, ma “abbiamo la fortuna di avere a disposizione una personalità credibile come Mario Monti”. Il prossimo Governo, per Passera, “deve rappresentare il consenso piu’ vasto possibile". "L’Italia per la prima volta rischia molto di quello che ha costruito. Giovedì siamo stati molto vicini a diventare una seconda Grecia. Ma possiamo farcela lavorando insieme".