Parigi, 8 dicembre 2011 - Tensioni e pretattica animano le ore che precedono il vertice Ue di Bruxelles. Per Sarkozy l'Europa rischia (come non mai) di saltare, il vertice che si apre stasera è l'ultima chance per torvare un accordo. La Merkel ammette che la situzione è difficile e sono stati commessi degli errori, ma assicura: "Ce la faremo". Da oltreoceano, gli Stati Uniti osservano con grande attenzione. La Clinton: "Avete nelle mani le sorti del mondo, siamo certi del vostro successo".

 

SARKOZY: "ULTIMA CHANCE" - Il Presidente francese Nicolas Sarkozy chiede ai leader europei di siglare domani un accordo per far fronte alla crisi del debito, perchè “non c’è una seconda possibilità”. Nel suo intervento al vertice del Partito popolare europeo a Marsiglia, a poche ore dal summit dei leader Ue a Bruxelles, Sarkozy ha ribadito che “mai il rischio di un’esplosione dell’Europa è stato così grande”.

In mattinata il ministro delle Finanze francese per gli Affari europei, Jean Leonetti, aveva anticipato l'allarme: "La situazione è seria - ha detto Leonetti in un’intervista radiofonica - l’euro potrebbe esplodere e l’Europa disfarsi”.

MERKEL: "CE LA FAREMO"  - “L’euro ci ha resi più forti”, ma vanno corretti gli errori che ci sono stati nella costruzione della moneta unica. Anche il cancelliere tedesco Angela Merkel, parla durante il vertice dei leader del Ppe. La Merkel assicura che nei prossimi giorni sarà trovata una soluzione. Secondo il Cancelliere bisogna riflettere sulle causa della crisi, quali il debito e la perdita di competitività.  C’è bisogno di più Europa negli anni a venire, ha anche la Merkel, sottolineando che tutti i Paesi Ue sono chiamati a partecipare alle modifiche dei trattati.

L'AMERICA CI GUARDA, CLINTON: "DA VOI DIPENDE LA SORTE DEL MONDO" - La risposta della Ue alla crisi "può fare andare avanti o portare indietro non solo l’Europa e gli Usa, ma il mondo intero". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, chiedendo ai leader Ue di agire. "Non abbiamo dubbi sul successo, ma abbiamo bisogno che ci sia un piano", ha dichiarato la Clinton.

 

VERTICE UE: IL PUNTO E' COME MODIFICARE IL TRATTATO - Sul tavolo del Consiglio europeo che si apre stasera a Bruxelles, con l’obiettivo di arginare e possibilmente risolvere la crisi dell’euro, i capi di Stato e di governo avranno, fra l’altro, la lettera con i termini del nuovo accordo pre-vertice fra il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel, che i due leader propongono all’approvazione dei Ventisette.

Ma questa volta non si tratta dell’ennesimo ‘diktat’, più o meno mascherato, dell’asse franco-tedesco agli altri paesi dell’Ue. Il nuovo compromesso franco-tedesco, in realtà, consiste in una clamorosa retromarcia rispetto a un altro accordo bilaterale Merkel-Sarkozy, concluso poco più di un anno fa, nella cittadina di Deauville, in Normandia. Praticamente, è l’ammissione di un errore.

La coppia franco-tedesca chiede oggi un severissimo giro di vite nella disciplina finanziaria dei paesi dell’Eurozona, con sanzioni ‘semiautomatiche’ per chi viola le nuove regole di bilancio garantite a livello ‘costituzionale’, con una modifica del Trattato Ue.

D’altra parte, l’accordo Parigi-Berlino chiede che sia anticipata di un anno, al 2012, l’entrata in funzione del nuovo Meccanismo europeo di stabilità (Esm) - il Fondo salva-Stati permanente che sostituirà l’attuale Efsf - e soprattutto prevede che siano cancellate le disposizioni sulla partecipazione del settore privato (banche e fondi d’investimento) ai costi di eventuali futuri interventi di salvataggio dei paesi dell’Eurozona (la cosiddetta Psi - Private sector involvement).

 

TRATTATO, SARA' BATTAGLIA - Non tutti i leader europei sono favorevoli a modifiche dei Trattati Ue. Se la Finlandia non sembra precludere questa strada, altri Paesi mettono paletti più o meno insormontabili.

SVEZIA - “Il cambiamento del Trattato non è la soluzione che vogliono i mercati”. Lo ha affermato il premier svedese Fredrik Reinfeldt. La responsabilità di trovare una soluzione “spetta ai Paesi dell’eurozona” ma la Svezia vuole mantenere l’unità della Ue a 27.

GRAN BRETAGNA  - Il premier britannico David Cameron non avrà esitazioni a usare il veto contro un Trattato che danneggiasse gli interessi britannici. “Voglio esser sicuro che avremo un buon risultato per la Gran Bretagna. La Gran Bretagna ha molti interessi nella Ue e dobbiamo assicurare siano tenuti nel giusto conto”, ha detto il premier.