Cortina d'Ampezzo,  4 gennaio 2012 - Possedevano auto di lusso, ma, sulla carta, facevano fatica ad arrivare alla fine del mese. L'Agenzia delle Entrate del Veneto ha controllato a Cortina d'Ampezzo le dichiarazioni dei proprietari di 251 auto di lusso di grossa cilindrata: su 133 intestate a persone fisiche, "42 appartengono a cittadini che fanno fatica a ‘sbarcare il lunario’, avendo dichiarato 30.000 euro lordi di reddito".

Un'operazione massiccia, quella dell'Agenzia dell'Entrate. A Cortina lo scorso dicembre sono stati impiegati 80 agenti per effettuare i controlli in soli 35 esercizi commerciali, su un totale di quasi 1.000 presenti nella località turistica delle Dolomiti.

'MIRACOLO' NEL GIORNO DEI CONTROLLI: GLI INCASSI QUADRUPLICANO - Un altro 'miracolo' è avvenuto a Cortina nel giorno dei controlli fiscali. Gli incassi degli esercizi commerciali della località ampezzana (alberghi, bar, ristoranti, gioiellerie, boutique, farmacie, saloni di bellezza), "sono lievitati rispetto sia al giorno precedente sia allo stesso periodo del 2010".

Lo comunica l’Agenzia delle Entrate del Veneto: "i ristoranti hanno registrato incrementi negli incassi fino al 300% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno, i commercianti di beni di lusso fino al 400% rispetto allo stesso giorno dell’anno prima".

E GLI SCONTRINI RADDOPPIANO DA UN GIORNO ALL'ALTRO - L'Agenzia delle Entrate evidenzia che i controlli hanno "portato risultati e informazioni utili per il recupero dell’evasione", o quanto meno hanno fatto "bene agli affari". O forse sono stati emessi molti più scontrini anche solo rispetto al giorno prima: oltre il doppio, il 30 dicembre rispetto al 29, nei ristoranti, nelle boutique del lusso e nei bar.

"Non sono mancati singoli episodi particolarmente significativi, continua l'Agenzia: un commerciante deteneva beni di lusso in conto vendita per più di 1,6 milioni di euro, senza alcun documento fiscale". 

IL SINDACO: "PIU' RISPETTO" - "I controlli e la lotta all’evasione sono sacrosanti ma pensiamo ci voglia più rispetto per la gente che lavora e che da lavoro". E’ questo il primo commento del sindaco di Cortina d’Ampezzo Andrea Franceschi al bilancio dell’Agenzia delle Entrate sui controlli effettuati a Cortina il 30 dicembre scorso. Franceschi gira tra le mani il bilancio emesso dall’Agenzia delle Entrate e fa proprio il rammarico di molti concittadini. "Le nostre perplessità sono state motivate esclusivamente dal periodo e dal metodo scelto - spiega il sindaco - perché per esempio comprendiamo l’irritazione di un barista che ha quattro tavolini di numero e ha dovuto lasciarne uno in esclusiva agli agenti dell’agenzia dalle 8 di mattina fino alle 22 di sera".

"Allo stesso tempo - prosegue Franceschi - non comprendiamo perché‚ ci volessero 80 ispettori sul posto per scoprire che 133 auto di grossa cilindrata intestate a persone fisiche appartenevano a persone che dichiarano pochissimo. Sarebbe bastato un semplice controllo incrociato dei dati già in possesso dell’agenzia, fatto direttamente dall’ufficio, senza mettere in scena uno spettacolo hollywoodiano che ha dato la sensazione di vivere in un vero e proprio stato di polizia".

Il sindaco ritiene che tutto questo intervento sia stata "un’azione più mediatica che di sostanza, messa in atto per giustificare davanti all’opinione pubblica l’aumento della benzina, delle bollette, delle autostrade e l’introduzione di nuove tasse come quella sulla prima casa. La solita strategia vecchia come il mondo di gettare fumo negli occhi dei cittadini mentre si ‘bastonano’".

CICCHITTO: "OPERAZIONE POLITICA E MEDIATICA" - "Proprio il comunicato dell’agenzia delle imposte del Veneto spinge a pensare che quella di Cortina rientra più in una operazione politica e mediatica di carattere straordinario e propagandistico che non in un lavoro serio e organico di tipo ordinario, fatto con sobrietà, riserbo e serietà come dovrebbe essere tipico di una agenzia che si chiama agenzia delle Entrate". Lo dichiara il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto.

SANTANCHE': "E ADESSO SCRIVIAMO 'WANTED'?" - Ammette che la ‘lievitazione’ degli scontrini durante i controlli del Fisco a Cortina sono un fenomeno sul quale "è giusto andare a fondo", ma condanna il metodo dei blitz di Capodanno Daniela Santanchè, che provocatoriamente chiede: "E adesso, cosa dobbiamo aspettarci, che qualcuno metta i cartelli con il commerciante disonesto e la scritta Wanted?". L’ex sottosegretario del Governo Berlusconi, assidua frequentatrice di Cortina, non e’ invece incredula davanti ai dati delle super-car risultate appartenere anche a persone con dichiarazioni da meno di 30mila euro l’anno. "Le macchine di grossa cilindrata non sono in sé un caso significativo. Il titolare - dice - può avere effettivamente un reddito basso e l’auto essere intestata all’azienda che ne paga il leasing.
Bisognerebbe vedere caso per caso, non mi scandalizza". "Ripeto invece - spiega Santanché - che non mi piace questo metodo dei blitz da polizia fiscale, da elenco di proscrizione, fatti in un modo che sortiscono l’effetto di far scappare i turisti da una localita’ come Cortina". "I controlli fiscali sono giusti, per me pagare la tasse e’ motivo di orgoglio - conclude - ma i blitz mediatici a Capodanno o Natale no. Meglio fare verifiche serie durante tutto l’anno".