Davos, 26 gennaio 2012 - Per l'Italia ci sono "segnali positivi" ma il paese è "ancora in zona di alto rischio". Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, a Davos per partecipare ai lavori del World Economic Forum. Secondo il ministro l'Italia riuscirà a uscire da questa situazione di rischio "con il lavoro che si sta facendo e che il Parlamento ha approvato finora con grande senso di responsabilità che mi sembra tanti condividano".

IL PAREGGIO DI BILANCIO - Passera assicura che nel 2013 verrà raggiunto il pareggio di bilancio anche con la recessione. "Il lavoro sul pareggio di bilancio - ha risposto il ministro ai giornalisti - presupponeva già la recessione".

LIBERALIZZAZIONI - "Stiamo andando avanti, tutto procede come da programma''. Passera spiega che dopo il varo del dl liberalizzazioni "ci sono state manifestazioni anche violente, ma tantissime parti dell'economia hanno accettato: tanti capiscono che il nostro paese, in termini di apertura di mercato, deve un po' cambiare marcia''.

GRILLI SUL TAGLIO DEL DEBITO - "Vendere i beni dello Stato per ridurre il debito? Stiamo guardando a tutto e stiamo cercando di determinare il valore delle proprietá in mano allo Stato. Stiamo verificando la loro gestione e se è giusto tenere questi asset o cederli". Così Vittorio Grilli, vice ministro dell'Economia in un videomessaggio al Debito Day organizzato a Milano dall'Associazione 'L'Italia c'è'. Grilli ha sottolineato che "l'obiettivo del taglio del debito c'è, ma non ci sono le modalitá. L'emergenza che stiamo vivendo dipende anche dalle reazioni dei mercati ai nostri interventi che riguardano prevalentemente il medio periodo. Sono interventi che aiutano il mercato a far capire la serietá del Paese. Ma gli effetti saranno visibili un po' piú in la".

BRUXELLES - Un summit dell'eurozona dopo la riunione informale dei leader dei 27 lunedì "non è programmato né previsto". Lo hanno precisato fonti europee, smentendo alcune indiscrezioni in tal senso. "Per il momento non ci sembra che una riunione dei 17 Paesi dell'area euro possa avere un valore aggiunto", hanno sottolineato.

L'AUSTERITY NON BASTA - Intanto filtra la bozza che sarà sottoposto ai Capi di Stato e di Governo nella riunione. Nel documento è scritto che il consolidamento di bilancio e le misure per assicurare la stabilità finanziaria è una condizione necessaria per tornare a un ciclo di crescita, "ma non è sufficiente". L'azione europea deve concentrarsi su tre questioni: occupazione giovanile, completamento del mercato interno, accesso al credito delle pmi. Il forte accento sulla necessità di "riprogrammare i fondi europei disponibili per creare ampi regimi di sostegno per portare i giovani al lavoro o formarli".

IL DRAMMA DISOCCUPAZIONE - "Oltre 23 milioni di persone sono disoccupate in Europa, oggi - si legge nella bozza -. A meno che non miglioriamo il nostro tasso di crescita, la disoccupazione resterà alta''.

.