Città del Messico, 26 feb. - I grandi del G20 apprezzano il “ritmo incalzante” con cui l’Italia “sta compiendo i suoi passi” e sulla riforma del mercato del lavoro, “non ci hanno chiesto scadenze”. Lo ha riferito il viceministro dell’Economia Vittorio Grilli, che sta partecipando alla riunione dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali nella capitale messicana. Nel corso della riunione, Grilli ha raccontato di aver “descritto tutto quello che abbiamo fatto finora” come ad esempio il decreto ‘salva Italia’, le liberalizzazioni e, da ultima, la manovra fiscale.

E, da parte dei paesi del G20, “il contesto è un po’ cambiato, tutti si sono resi conto che stiamo facendo quello che è giusto fare”. E’ stata quindi apprezzata l’impostazione dell’Italia: “La nostra preoccupazione era quella di aggiustare i conti perché altrimenti l’incertezza era tale che non si sarebbe potuto pensare alla crescita. Ora c’è una percezione diversa - ha sottolineato Grilli - c’è piu’ fiducia, c’è un riconoscimento per le cose fatte. Hanno preso atto che gli spread sono calati, hanno apprezzato che l’Italia in un momento di grande preoccupazione, ha rasserenato i mercati risanando il bilancio. Hanno apprezzato anche che oltre al risanamento sono state fatte riforme importanti, come quella sulle liberalizzazioni”.

RECESSIONE BLANDA - Il G20 ha preso atto del rallentamento dell’economia globale ma ha convenuto anche sul fatto che “le cose vanno meglio del previsto, siamo cioé in recessione ma si tratta di una recessione ‘mild’” ossia leggera, blanda, moderata. Lo ha riferito il viceministro dell’Economia Vittorio Grilli.

“Sapevamo che sarebbe venuta - ha detto Grilli - ma la sensazione è che questa recessione sia meno pesante di quello che si temesse a dicembre”. In occasione dell’incontro di ieri sera, ha poi raccontato il viceministro, è emerso anche che “ci sono delle buone notizie: ad esempio - ha proseguito - gli Usa vanno meglio del previsto, visti anche i dati sull’occupazione. Anche l’Europa è in rallentamento ma meno rispetto alle attese”.

Grilli ha riferito che in occasione del “giro di tavolo” fatto al G20, è stato apprezzato lo sforzo fatto per trovare una soluzione alla crisi greca, è stato riconosciuto all’Italia e alla Spagna di “aver fatto passi importanti”. Insomma, ha aggiunto, “il barometro non dico che volge al bello ma è migliorato. C’è un clima di grande attenzione, ma non di euforia. Siamo consapevoli che di strada ancora ce n’è da fare. Però la direzione è quella giusta”. Grilli ha proseguito spiegando che “c’è la consapevolezza che la crescita debba essere garantita su basi solide e con un bilancio risanato”.

Quanto poi alle tensioni sul mercato del petrolio, Grilli ha riferito che questo, per i Grandi, è “uno dei fattori di potenziale rischio”, ed è stato riconosciuto anche da alcuni paesi produttori. “Non è però - ha aggiunto - un problema di offerta ma piuttosto di problemi geopolitici”.

FISCO, IL TESORETTO ANCORA NON C'E' - “Il tesoretto ancora non c’è”. Lo ha detto il viceministro dell’Economia Vittorio Grilli, rispondendo ai giornalisti a margine dei lavori del G20, in merito alla decisione del Governo di non inserire il fondo taglia tasse, alimentato dai proventi della lotta all’evasione, nel decreto fiscale. Grilli ha riferito di aver illustrato ai ministri delle finanze e ai governatori delle banche centrali del G20, in occasione di un primo giro di tavolo, le misure prese e in particolare il decreto Salva Italia, le liberalizzazioni e il provvedimento varato dal Governo venerdì scorso. “Hanno ascoltato e preso atto - ha detto - del fatto che stiamo facendo delle cose, e anche molto rapidamente”.