Roma, 1 marzo 2012 - Sale ancora il tasso di disoccupazione in Italia ai massimi da 11 anni. A gennaio, secondo quanto riferisce l’Istat, il tasso di disoccupazione si attesta al 9,2%, in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 1 punto percentuale rispetto all’anno precedente. Il dato è ai massimi dal primo trimestre 2001 quando era al 9,3% e anche rispetto all’inizio delle serie storiche a gennaio 2004.
 

E ovviamente sale anche il numero dei disoccupati: a gennaio il numero dei disoccupati è pari a 2,312 milioni, in aumento del 2,8% rispetto a dicembre (64mila unità). Su base annua si registra una crescita del 14,1% (286 mila unità). Il dato, spiega l’Istat, segna il record dal terzo trimestre 2000 quando si era attestato a 2,369 milioni di unità. L’allargamento dell’area della disoccupazione riguarda sia gli uomini sia le donne.

E i primi a pagare della fame di lavoro sono come sempre i giovani: uno su tre tra quelli attivi è disoccupato. A gennaio, riferisce l’Istat, il tasso di disoccupazione giovanile, ovvero l’incidenza dei 15-24enni disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, è pari la 31,1%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a dicembre 2011.