Bruxelles, 2 marzo 2012 - Venticinque capi di stato e di governo dell’Unione europea hanno firmato questa mattina tra le 9.10 e le 9.40 il Fiscal compact, quel patto sui bilanci fortemente voluto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel che da oggi inizia il suo processo di ratifica nei Parlamenti nazionali.

In almeno un caso, in Irlanda, la parola è però in mano agli elettori, saranno loro a decidere se il loro paese farà parte o meno dell’accordo. Restano invece fuori fin dall’inizio Gran Bretagna e Repubblica Ceca. Questa firma, “è una pietra miliare nella storia dell’Unione europea”, ha commentato Merkel.

VAN ROMPUY: PORTERA' STABILITA' - “Abbiamo raggiunto un equilibrio fra i 17, i 25 e i 27, praticabile per tutti - ha detto Van Rompuy - Dopo la firma di oggi arriva il momento delle ratifiche: dovete ora convincere i parlamenti e gli elettori che questo trattato è un passo importante per riportare l’Euro stabilmente in acque sicure. Sono sicuro che avrete successo. I benefici del trattato sono chiari”. Van Rompuy ha ricordato ai 25 leader che “firmando, vi impegnate a inserire regole di bilancio forti nella vostra legislazione nazionale, preferibilmente a livello di Costituzione, per essere vincolante e permanente. Il ritorno della fiducia nel futuro dell’Eurozona porterà alla crescita economica e dell’occupazione - ha assicurato - questo è il nostro obiettivo finale. I target di deficit e debito sono intermedi, non obiettivi in se’”. Il trattato, secondo Van Rompuy, “è un passo importante verso una maggiore responsabilita’”.