Roma, 22 marzo 2012 - Giorgio Squinzi sarà il nuovo presidente di Confindustria. La Giunta lo ha infatti designato alla guida dell'associazione, subentrando così a Emma Marcegaglia il cui mandato è in scadenza. Si conclude così il testa a testa tra il manager di Mapei e Alberto Bombassei, giocato fino all'ultimo voto e che ha visto Squinzi 'battere' il suo avversario con soli 11 voti di scarto, e cioé 93 a 82 (i membri della Giunta sono 187).

Dopo la designazione di oggi, il 19 aprile il presidente designato presenterà la squadra di "governance" e il programma. L'elezione vera e propria avverrà durante l'assemblea privata in programma per il 23 maggio, mentre il debutto pubblico ci sarà il giorno successivo alla presenza di alcuni ministri del governo.

E proprio a proprio in merito alla governance spuntano le prime indiscrezioni. Secondo quanto trapela Squinzi avrà una squadra di vicepresidenti 'snella' come dalle indicazioni ricevute dai Saggi nella loro relazione alla Giunta. Nel gruppo dovrebbero entrare il presidente di Unindustria, Aurelio Regina, che dovrebbe ottenere la vicepresidenza per le relazioni industriali, Antonella Mansi, ex numero uno di Confindustria Toscana, e Gaetano Maccaferri, presidente di Confindustria Emilia Romagna. Nella ‘panchina corta’ del patron della Mapei, poi, siederebbero Andrea Bolla, presidenti degli industriali di Verona, e Ivan Lo Bello, numero uno degli imprenditori siciliani.

MORETTI: NESSUNA SPACCATURA - Il voto di oggi della Giunta di Confindustria non è espressione di una spaccatura. A sostenerlo è l’amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, al termine della Giunta che ha designato Giorgio Squinzi presidente con uno scarto di 11 voti sul rivale Alberto Bombassei. “Confindustria sa che la sua forza è l’unità. Sono sicuro che con il contributo di tutti, Bombassei compreso, ci sono tutte le condizioni per proseguire un lavoro unitario”. A chi gli chiede poi se il voto di oggi ha indicato una spaccatura dell’associazione Moretti risponde: “Ma no, quando sono due persone di grande importanza, è ragionevole aspettarsi il sostegno per l’uno e per l’altro”. Inoltre, “una volta designato uno - ha aggiunto - le cose troveranno la loro unitarietà”.

CONFALONIERI - Giorgio Squinzi “sarà un grande presidente ed è un grande imprenditore, come lo è anche Alberto Bombassei”. Cosi’ il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, commenta la designazione di Giorgio Squinzi alla presidenza di Confindustria. “E’ una buona notizia”, ha sottolineato Confalonieri, replicando a chi chiedeva se il testa a testa tra i due candidati implichi una spaccatura: “Non c’e’ nessuna spaccatura, hanno corso, uno ha vinto. Ora lavoreranno insieme”.

SCARONI - “Sono contento perché la posizione di Eni ha evitato un equilibrio che non sarebbe andato bene”. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni al termine della giunta che ha designato Giorgio Squinzi presidente con pochi voti di scarto sul rivale Alberto Bombassei.

MONTEZEMOLO - "Di fronte ad una Confindustria che può sembrare spaccata si apre la grande possibilità di guardare al futuro, avendo tutti grande senso di responsabilità, avendo come priorita’ l’unita’ di Confindustria’’. E’ il commento dell’ex presidente Luca Cordero di Montezemolo al voto in Giunta che ha designato presidente Giorgio Squinzi. ‘’In un momento di grave difficoltà per il Paese anche Confindustria avrà grande responsabilità per essere ancora più forte e più unita’’’, dice. ‘’Dobbiamo avere grande responsabilità, remare tutti nella stessa direzione prendendo atto del risultato del voto in Giunta’’
 

CHI E' GIORGIO SQUINZI

Capo di una multinazionale, la Mapei, tifoso del Milan e presidente del Sassuolo calcio, Giorgio Squinzi sarà il nuovo presidente di Confindustria. Nato a Cisano Bergamasco (Bergamo) nel 1943, il patron della Mapei ha già rivestito diversi ruoli nell’Associazione di viale dell’Astronomia: è stato presidente di Federchimica, ha fatto parte della squadra di Emma Marcegaglia come presidente del Comitato tecnico per l’Europa, ed è stato vicepresidente di Assolombarda.

Sposato, due figli, sin da giovane Squinzi inizia a lavorare nell’azienda di famiglia, attiva nel settore degli adesivi per pavimenti e rivestimenti, e, nel 1969, si laurea in chimica industriale all’Università di Milano. Nel 1970 fonda insieme al padre, Rodolfo Squinzi, la Mapei S.n.c. (Materiali ausiliari per edilizia e industria) ampliando le attività dell’azienda paterna e diventando responsabile della funzione ricerca e sviluppo della stessa. Nel 1976 la Mapei diventa una società per azioni e Squinzi assume il ruolo di direttore generale e nel 1978 inizia ad investire fuori dai confini europei con uno stabilimento in Canada. Dopo la morte del padre, nel 1984, Squinzi diventa amministratore unico della Mapei.

Attualmente il Gruppo industriale impiega 7.500 persone, ha un fatturato di 2,1 miliardi di euro ed è composto da 68 aziende consociate, con 59 stabilimenti produttivi di cui 9 operanti in Italia e gli altri nel resto del mondo, in 27 paesi nei 5 continenti. Nell'azienda non sono mai stati effettuati licenziamenti per riduzione degli organici. Nel 1998 viene nominato Cavaliere del Lavoro.