Rovigo, 10 aprile 2012 - Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, conviene con il ministro per i rapporti con il Parlamento, Pietro Giarda, che ‘’il taglio della spesa pubblica deve esserci’’ ma il tema delle tasse ‘’in questo Paese è un tema molto serio’’.

Sul taglio della spesa pubblica, Marcegaglia conviene anche che "l’obiettivo sia l’azzeramento del deficit nel 2013, ma questo paese deve fare un piano per la riduzione della pressione fiscale, soprattutto per lavoratori e imprese perché "le tasse pesano al 45% sul Pil" e chi paga le tasse ‘’sono il 60%’’. Secondo Marcegaglia il peso delle tasse "è uno dei livelli piu’’ alti che ci sia in Europa. E’ per questo è così difficile fare crescita, consumare, fare investimenti. Quindi penso che il Governo si debba porre il problema serio di abbassare le tasse".

"CREDITO VERSO P.A. E' DATO DRAMMATICO" - Per il presidente di Confindustria "la vera criticità assoluta, al di là di tutto il resto, è il credito’’ verso la P.A.; un problema ‘’drammatico: cento miliardi di euro non pagati "è una cosa che fa urlare; non è da paese civile’’.  Parlando agli ospiti intervenuti a Fratta Polesine , dove la Marcegaglia ha ricevuto il premio Rhodigium, la presidente degli industriali ha sottolineato che quella del credito è una situazione che ha portato ‘’ad un meccanismo per cui quando la pubblica amministrazione non paga il credito agli imprenditori rappresenta un fatto drammatico’’ perche’ la pubblica amministrazione ‘’non puo’ non pagare i suoi debiti’’.

Una realtà che, secondo la Marcegaglia, ha portato anche ‘’ad un inceppamento del meccanismo di pagamento tra privati che non pagano gli altri privati, soprattutto le grandi imprese non pagano le piccole imprese. Le banche che hanno anche le loro ragioni rappresentate da Basilea 3 dalle regole sugli aumenti di capitale dallo spread cosi’ alto, danno pochi soldi. Questo meccanismo - ha osservato la Marcegaglia - sta veramente strozzando l’economia’’.

Di conseguenza, secondo l’analisi di Emma Marcegaglia, ‘’si fa poca crescita, quasi niente, anzi è una recessione. E anche quelli che, magari, riescono a vendere all’estero - ha spiegato - non ricevono i pagamenti, non hanno i soldi dalle banche per sostenere il loro ‘circolante’ o qualche piccolo investimento e quindi non ce la fanno e falliscono’’. Sono 33 mila le aziende fallite in Italia, ha ricordato Marcegaglia, secondo la quale la prima cosa da fare è ‘’lavorare su questo, su una moratoria. Stiamo discutendo con le banche - ha precisato - per far si’ che una parte dei finanziamenti della Bce sia utilizzata per finanziare gli investimenti, stiamo cercando anche di lavorare anche con la Cassa depositi e Prestiti’’.

La presidente confindustriale ha rilevato che in questo momento ‘’di soffocamento la cosa più importante è proprio mettere subito sul campo degli strumenti che permettano questi non soffocamenti. Poi è evidente che la soluzione del problema ce l’avremo quando si abbassa lo spread, quando le banche riescono a finanziarsi a tassi migliori".

CONSUMATORI: IN ARRIVO STANGATA DA 2.500 EURO A FAMIGLIA - Nei prossimi mesi per le famiglie italiane è in arrivo una stangata da circa 2.500 euro annui. È la stima fatta da Federconsumatori e Adusbef, tra aumenti dei prezzi e delle tasse.

Secondo le due associazioni “alla luce di quanto successo in occasione delle festività di Pasqua, con il crollo sia dei consumi alimentari che nel settore del turismo, appare sempre più evidente la situazione di disagio delle famiglie. Una difficoltà che è destinata ad aggravarsi nei prossimi mesi, quando le famiglie dovranno fare i conti con l`aumento di prezzi e tariffe di 1.334 euro annui e della tassazione (Imu, Iva, addizionali regionali e comunali) di 1.133 euro annui”.

“Solo per queste voci la stangata prevista sarà di oltre 2.467 euro annui, che peseranno ulteriormente sulle tasche già vuote delle famiglie, alimentando sempre di più l`andamento negativo dei consumi, con tutto ciò che ne consegue sul piano della produzione e dell`occupazione. Ormai si è perso il senso della misura. Di questo passo la situazione purtroppo non potrà che peggiorare”, dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. Per questo - sottolineano Trefiletti e Lannutti - è urgente intervenire per il rilancio dell`economia. Inoltre è indispensabile agire sulla tassazione, disponendo che, per un periodo congruo, non vi siano più aumenti”.