Washington, 20 aprile 2012 - Il G20 ha promosso gli sforzi messi in campo dall’Italia per uscire dalla crisi. Secondo quanto riferito dal vice ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, al termine della riunione, i partner "hanno espresso soddisfazione". "L’Italia è uscita da una fase di osservazione speciale e ora siamo rientrati nell’ambito della routine prevista dall’articolo 4 - ha sottolineato Grilli -. Stiamo procedendo lungo la strada giusta, ma non abbiamo ancora finito".

Analoghe parole da parte del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, il quale ha rilevato come ci siano stati "molti apprezzamenti per le misure prese da noi e dalla Spagna". Anche il presidente della Bce, Mario Draghi, ha riconosciuto che Italia e Spagna "hanno compiuto progressi notevoli" negli ultimi mesi, anche se "hanno ancora della strada da fare". "Se paragoniamo la situazione di oggi con quella di cinque, sei mesi fa - ha aggiunto Draghi - si vede chiaramente che è decisamente migliorata".

IN ARRIVO 430 MILIARDI - Intanto il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) rafforza le proprie difese anti-crisi e incassa il via libera del G20 a un aumento delle risorse per 430 miliardi di dollari, che saranno disponibili per ''tutti i paesi membri''. Da Washington, i rappresentanti dei Paesi più sviluppati e dei principali stati emergenti sono riusciti - come auspicato dalla direttrice del Fmi, Christine Lagarde - a uscire dal Summit con una cifra precisa.

L'aumento, in ogni caso inferiore alle richieste iniziali, ''raddoppia quasi la capacità di erogazione prestiti del Fmi'', ha sottolineato Lagarde. All’appello, però, manca il principale azionista: gli Stati Uniti. Un no che appare molto politico: l'avvicinarsi delle elezioni rende difficile per l'amministrazione Obama bussare al Congresso per chiedere nuove risorse.