New York, 18 maggio 2012 - La quotazione del secolo è fatta: Facebook (sigla di listino Fb)  ha annunciato il prezzo della sua Ipo (Initial public offering)  a 38 dollari per azione, al massimo della forchetta tra 34 e 38 dollari prevista nel prospetto presentato agli investitori. Il che porta la valutazione della società, che oggi debutta al Nasdaq, a 104 miliardi di dollari: l'amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, suona la campanella di apertura del Nasdaq dal quartier generale di Menlo Park. Zuckerberg indossa la consueta felpa. La partenza è stata al rialzo e lievemente in ritardo:  alle prime battute sul Nasdaq americano le azioni del social network hanno segnato un più 12 per cento a 42,57 dollari per poi frenare sotto i 40. Ieri era stato comunicato il prezzo definitivo dell'offerta pubblica di sottoscrizione, a 38 dollari per azione, in base al quale Facebook è stato complessivamente valutato a 104 miliardi di dollari. L'avvio delle contrattazioni è avvenuto alle 17 e 30 italiane, con circa mezz'ora di ritardo rispetto al previsto.
 

PREMIO ALLE BANCHE -  Naturalmente solo una parte del capitale andrà in Borsa. Il social network venderà 421,2 milioni di titoli ordinari (180 milioni offerti da Facebook e 241,2 milioni dagli azionisti). Non solo. L'azienda ha garantito un'opzione di over-allotment alle banche che sottoscriveranno l'offerta, ovvero la possibilità di acquistare entro 30 giorni altre 63,18 milioni di azioni.

ALBO D'ORO - Il social network raccoglierà così un totale di 18,4 miliardi di dollari dall'Ipo di oggi, concludendo l`offerta pubblica iniziale più ricca di sempre nel settore internet, ben oltre gli 1,67 miliardi di dollari incassati da Google nel 2004. L'offerta sarà inoltre, secondo Business Insider, la seconda maggiore tra le quotazioni avvenute in America, tra il gigante delle carte di credito Visa (al primo posto con 19,6 miliardi) e General Motors, con 18,1 miliardi. A livello mondiale, il primato per l'Ipo più ricca resterà  però quella dell'Agricultural Bank of China, che ha incassato 22,1 miliardi di dollari nel 2010.

SVILUPPO CONTINUO - Ora il ceo Mark Zuckerberg ed il cofondatore Eduardo Savarin (quest'ultimo nel mirino del Senato per la scelta di diventare cittadino di Singapore risparmiando 67 milioni di tasse post-quotazione) devono studiare nuove strategie per sviluppare la società. Guai a deludere 900 milioni di amici. E da oggi anche molte migliaia investitori.

LA PARTENZA - Partenza al rialzo e lievemente in ritardo di Facebook in Borsa: alle prime battute sul Nasdaq americano le azioni del social network hanno segnato un più 12 per cento a 42,57 dollari. Ieri era stato comunicato il prezzo definitivo dell'offerta pubblica di sottoscrizione, a 38 dollari per azione, in base al quale Facebook è stato complessivamente valutato a 104 miliardi di dollari. L'avvio delle contrattazioni è avvenuto alle 17 e 30 italiane, con circa mezz'ora di ritardo rispetto al previsto.