Roma, 6 giugno 2012 - A mali estremi, estremi rimedi. {{WIKILINK}}Mario Draghi {{/WIKILINK}} annuncia: la Bce fornirà liquidità illimitata alle banche per tutto il 2012. Proseguiranno "fino ad almeno" la fine dell'anno i prestiti straordinari agevolati a tre mesi di scadenza (Ltro).

Le parole del numero uno dell'Eurotower arrivano dopo che l'istituto di credito continentale ha ufficializzato la sua decisione di mantiene i tassi di interesse invariati all'1%. Così come non si muovono il tasso sui depositi, allo 0,25%, e quello marginale, all'1,75%. Il costo del denaro in Europa rimane quindi lo stesso. "Alcuni Paesi membri" dell’Eurozona avevano "chiesto un taglio dei tassi", ha detto Draghi, dopo aver annunciato che la decisione finale è stata presa "sulla base di un consenso" e non all’unanimità.

Draghi enumera le le riforme messe in atto da Italia, Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda, poi lancia il monito: "Il consolidamento fiscale nel medio termine non può, e non deve, essere basato su aumenti delle tasse". Il presidente della Bce esorta poi i leader europei ad "indicare la loro visione dell'Eurozona". L'occasione sarà il vertice a cui parteciperanno a fine mese.

SFUMATURE PESSIMISTICHE - La Banca centrale europea rimodula con sfumature più pessimistiche le sue valutazioni sul quadro economico dell’area euro, ma al tempo stesso i tecnici di Francoforte hanno sostanzialmente confermato le loro previsioni.  Nell’area euro “la crescita economica resta debole, con una elevata incertezza e crescenti rischi al ribasso”, ha affermato Draghi.

Lo stesso Draghi ha poi riferito delle stime aggiornate dei tecnici della Bce: ora si attendono un andamento del Pil tra il meno 0,5 e il più 0,3 per cento quest’anno, mentre sul 2013 stimavano tra crescita a zero e un più 2 per cento. Il dato 2012 è lo stesso fornito tre mesi fa, mentre precedentemente sul 2013 stimavano tra crescita a zero e un più 2,2 per cento.

OBAMA TELEFONA A MONTI: RAFFORZARE L'EUROZONA - Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha telefonato al Presidente del Consiglio Mario Monti. Entrambi convengono sull’importanza di rafforzare “la capacità della zona euro di rispondere alla crisi.

Nel quadro dei contatti con i leader europei in preparazione del vertice G20 in Messico il 18-19 giugno, il Presidente Barack Obama - si legge in una nota di Palazzo Chigi - ha telefonato al Presidente del Consiglio Mario Monti per uno scambio di idee sulla situazione economica. Entrambi si sono trovati d’accordo sull’importanza di rafforzare la capacità della zona euro di rispondere alla crisi e di stimolare la crescita in Europa. Hanno inoltre convenuto di rimanere in stretto contatto.

Obama ha sentito anche Angela Merkel. Il presidente Obama, la cancelliera Merkel e il premier Monti sono ‘’d’accordo sull’importanza di intraprendere passi per rafforzare l’area euro e la crescita in Europa e a livello globale’’. Lo comunica la Casa Bianca, spiegando che Obama li ha sentiti separatamente e che restano ‘’in contatto’’ in vista del G20.

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha annunciato la presentazione, nel prossimo vertice europeo in programma a fine giugno a Bruxelles, di un piano di lavoro per far avanzare il processo di unificazione politica dell’Ue. Lo ha detto in un’intervista che sarà trasmessa domattina dall’emittente pubblica Ard.

OBAMA-CAMERON: SERVE UN PIANO PER L'EUROZONA - Il presidente americano Barack Obama ed il primo ministro britannico David Cameron giudicano "necessario" un "piano immediato" per la crisi dell’eurozona. Lo ha reso noto Downing Street dopo il colloquio telefonico che i due leader hanno avuto ieri sera.

FRONTE ITALIANO Confindustria: "L'Italia arretra, a rischio le nostre aziende"

"DAGLI STATI UE 4.500 MILIARDI DI AIUTI PER LE BANCHE" - Gli Stati Europei tra il 2008 e il 2011 hanno speso, in aiuti di stato per le banche in crisi, 4.500 miliardi di euro. Lo ha detto il commissario Ue per il mercato unico, Michel Barnier, sottolineando le parole del presidente, Jose Barroso, secondo il quale la direttiva salva banche è "un passo fondamentale verso l’unione bancaria".

SPAGNA - La Commissione europea ha puntualizzato di non aver ricevuto richieste di aiuti da parte della Spagna, aggiungendo che sul nodo delle difficoltà del sistema bancario del paese Madrid "sta procedendo nel modo adeguato": che significa innanzitutto "verificare quali siano le fragilità e le esatte necessità di ricapitalizzazione delle banche", ha osservato Amadeu Altafaj, portavoce del vicepresidente della Commissione europea Olli Rehn, aggiungendo che su questo punto Bruxelles si attende "chiarezza dalla Spagna" nel mese in corso. Ciò detto secondo Altafaj sarebbe "irresponsabile" da parte dell’Ue prestarsi a fare "speculazioni" sulle ipotetiche cifre delle necessità di ricapitalizzazione delle banche spagnole.

BERLINO, TITOLI DI STATO AI MINIMI STORICI - La Germania ha collocato titoli a cinque anni per 4 miliardi di euro a nuovi minimi storici, ovvero con un tasso dello 0,41%, rispetto allo 0,56% dell’equivalente asta precedente. L’anno scorso per un'operazione simile, lo Stato tedesco doveva pagare oltre il 2% per finanziarsi sul mercato.