ROMA, 22 giugno 2012 - Alla fine, "tutte le strade portano a Roma". Mario Monti decide di chiudere così, con un detto molto famoso, il vertice di villa Madama con Merkel, Hollande e Rajoy, di cui il premier si dice molto 'soddisfatto'.

"La domanda di più Europa manifestata da tutti - ha sottolineato il premier - è approdata oggi a Roma dove la costruzione europea è nata. Sono molto grato a miei colleghi che venendo qui hanno dimostrato che di nuovo tutte le strade portano a Roma".

PACCHETTO PER LA CRESCITA - In concreto, per rilanciare la crescita dell'eurozona i 'magnifici 4' riuniti in un vertice hanni trovato un accordo su un pacchetto ‘’consistente’’ per la crescita da 120-130 miliardi, equivalenti all’1% del Pil europeo (VIDEO).

‘’Abbiamo dato un segnale di coerenza, solidità e stabilità", ha commentato a proposito il presidente francese {{WIKILINK}}Francoise Hollande {{/WIKILINK}}sottolineando che "le quattro principali economie della zona Euro si sono dati un obiettivo concreto di crescita".
Il vertice quadrilaterale di oggi a Roma “è stato utile” per preparare il Consiglio del 28 giugno che “deve segnare dei progressi per ridare fiducia sull’area euro e sull’Europa”, ha aggiunto.

EURO IRREVERSIBILE - Qui in gioco c'è l'Europa, aveva sottolineato Monti prima del vertice di Roma, avvertendo che questo era il punto centrale del prossimo summit di Bruxelles di fine mese. E oggi sembra essere arrivata una prima risposta dai leader delle quattro maggiori potenze dell’Eurozona, che intendono adottare misure per "stabilizzare i mercati" e lanciare il segnale che "l’Euro è un progetto irreversibile"(VIDEO).

"Siamo le quattro maggiori economie dell’area euro e vogliamo lanciare un messaggio chiaro - ha sottolineato {{WIKILINK}}Angela Merkel {{/WIKILINK}}in conferenza stampa - facciamo tutto il necessario per tutelare la nostra valuta e siamo pronti a lottare per l’euro”.


TOBIN TAX - Altro punto di accordo è il via libera alla Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, che vede la Gran Bretagna assolutamente contraria: Hollande ha anticipato che su questo si andrà avanti su una cooperazione rafforzata tra i favorevoli, che sono la stragrande maggioranza.

"L’Ue ha fatto finora passi avanti significativi ma ancora non sufficienti", ha detto Mario Monti, ma se la necessità di rilanciare la crescita è stata condivisa da tutti, la Merkel ha sottolineato come non si debba dimenticare che “crescita e finanze solide sono i due lati della stessa medaglia”.


EUROBOND - Non si è entrati nel dettaglio degli eurobond, ma il presidente francese Hollande ha insistito sul fatto che debbano rimanere "una prospettiva" a breve termine.


UNIONE POLITICA - Poi ha aperto sulla cessione di parti di sovranità nazionale verso quell’ "unione politica piu’ forte’’ sostenuta dalla Merkel: "Si possono cedere porzioni di sovranità nazionale, ma solo se ci sarà più solidarietà in Europa".


SCUDO ANTI-SPREAD - E’ stato invece Rajoy ad accennare allo ‘scudo anti-spread’ sollecitato nei giorni scorsi da Monti: si pu ò usare l’Efsf "per comprare debito nel mercato secondario, ma secondo le misure stabilite e approvate a suo tempo e in circostanze eccezionali".