Parigi, 21 luglio 2012 - In un'intervista a Le Monde il presidente della Bce {{WIKILINK}}Mario Draghi {{/WIKILINK}}fa il punto sulla situazione dell'Eurozona, martoriata da una crisi di cui non si vede la fine.

"Il nostro mandato non è di risolvere i problemi finanziari degli Stati - dice Draghi - ma di garantire la stabilità dei prezzi e mantenere la stabilità del sistema finanziario in tutta indipendenza". Nelle decisioni, continua Draghi, "siamo molto aperti e non abbiamo tabù. Abbiamo deciso di ridurre il tasso d’interesse a meno dell’1% perché prevedevamo che l’inflazione sarebbe stata vicina o inferiore al 2% all’inizio del 2013".

Una scelta che, secondo Draghi "dovrebbe produrre i suoi effetti, così come le operazioni di prestiti a tre anni alle banche, condotte per far fronte a un rischio di riduzione del credito".

In ogni caso il precedente crede nel futuro dell'euro: “non e’ assolutamente” in pericolo, assicura. E l'Eurozona non rischia la recessione e la crescita migliorerà verso la fine dell’anno. Di più: nell’Eurozona, “qualsiasi movimento verso un’unione finanziaria, di bilancio e politica è inevitabile e condurrà alla creazione di nuove entità sovranazionali”.

NAPOLITANO AL RE DEL BELGIO: RAFFORZIAMO LE ISTITUZIONI UE - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio di auguri inviato ad Alberto II, Re del Belgio, ribadisce la necessità di un rafforzamento delle istituzioni europee, per favorire lo slancio verso l’integrazione delle popolazioni.

“L’occasione della Festa nazionale mi è gradita -spiega il Capo dello Stato- per farle pervenire, a nome del popolo italiano e mio personale, i migliori auguri di prosperità per il popolo belga. Un profondo e autentico sentimento di amicizia lega i nostri Paesi, costantemente rafforzato dalla condivisione di valori e di intenti sia sul piano bilaterale che nella comune appartenenza all’Unione Europea, all’Alleanza Atlantica e agli altri fori multilaterali. Belgio e Italia, Paesi fondatori dell’Unione, sono chiamati a rinnovare il proprio decisivo impegno a favore del rafforzamento politico delle istituzioni comuni, verso un più forte slancio di integrazione necessario per preservare il benessere delle nostre popolazioni e ridare fiducia e opportunità ai nostri giovani. Con questi sentimenti -conclude il Presidente Napolitano- formulo voti sinceri per la sua persona, per la famiglia reale e per tutto il suo popolo”.