Milano, 27 luglio 2012 - La Bundesbank ha spuntato le armi della Bce e subito le Borse sono peggiorate, mentre gli spread italiano e spagnolo hanno ripreso a salire. Poco fa la banca centrale tedesca ha detto no agli acquisti di titoli di stato da parte dell’Eurotower e ha ammesso solamente quelli da parte del fondo salva stati Efsf. 

La posizione dell’istituto è una doccia fredda sull’entusiasmo innescato ieri dalle parole con le quali il presidente della Bce, Mario Draghi, ha dichiarato che l’istituto centrale è pronto a tutto per salvaguardare l’euro.

Milano sta perdendo mezzo punto percentuale, Madrid scivola di oltre l’1%. Vanno male anche Francoforte (-0,67%) e Parigi (-0,11%).

SPREAD - Scende il differenziale tra Btp decennali e bund tedeschi e arriva a 450,6 punti. Il rendimento scende al 5,87%. I Bonos sono a 535,5 punti; il rendimento dei titoli di Madrid è al 6,7%.

COLLOCATI BOT A 6 MESI - Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato Bot a sei mesi (gennaio 2013) per 8,5 miliardi di euro, il massimo previsto. Calano i tassi ai minimi da maggio: il rendimento lordo è sceso a al 2,454% dal 2,957% di giugno. La domanda è stata pari a 13,720 miliardi.


BUNDESBANK CONTRARIA ALL'ACQUISTO DI TITOLI DALLA BCE - La Bundesbank resta contraria al programma di acquisti di bond della Bce. Lo rende noto un portavoce della banca centrale tedesca all’indomani del messaggio a difesa dell’euro lanciato dal presidente della Bce, Mario Draghi, che ha alimentato le aspettative che l’istituto di Francoforte possa riprendere il programma di acquisti. “La Bundesbank continua a essere contraria al programma”, ha detto il portavoce.

“Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha detto che farà tutto il necessario per salvaguardare l’euro e il governo tedesco farà tutto quello che è politicamente richiesto per mantenere insieme l’euro”.

La Germania “rispetta l’indipendenza della Bce”. Lo ha detto il portavoce del governo tedesco, Georg Streiter, nel corso di un briefing con la stampa.

Ma se uno Stato vuole far comprare i propri titoli di Stato ‘’deve presentare una domanda, in linea con quanto già previsto’’. Lo ha ribadito Marianne Kothè, portavoce del ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble, a Berlino, rispondendo a una domanda sulla ipotesi che Madrid abbia bisogno di accedere ai fondi salvastati in funzione antispread. ‘’Ieri però il ministro delle Finanze spagnolo ha spiegato che non ha intenzione di fare una richiesta di questo tipo’’, ha precisato Kothè.

LA STAMPA TEDESCA CRITICA DRAGHI - Le dichiarazioni di Mario Draghi che ieri ha assicurato che la Bce difenderà con ogni mezzo l’euro non sono state bene accolte dalla stampa tedesca. Per la progressista ‘Sueddeutsche Zeitung’ la soluzione lasciata intravvedere da Draghi è “debole, poiché non risolve nessun problema. Al contrario, nei Paesi in crisi dopo lo spegnimento dell’incendio finirà presto anche la voglia di riforme. A ciò va aggiunto che la Bce rischia i soldi dei contribuenti senza essere legittimata democraticamente”.

Per il conservatore ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’ con gli interventi prospettati dal presidente della Bce “la crisi del debito non verrebbe risolta, poiché questo possono farlo solo gli Stati se mettono ordine nei loro bilanci e rendono più competitive le loro economie”.

Durissimo il commento del conservatore ‘Die Welt’ secondo il quale “la Bce si rivela un cavallo di Troia, che non difende più i principi, ma un’Europa in cui è il sud a comandare. La conseguenza sarà una redistribuzione a spese del nord senza risolvere alcun problema”. Critico anche l’autorevole quotidiano svizzero ‘Neue Zuercher Zeitung’, secondo il quale “L’Europa deve smetterla di campare a credito e fare in modo che l’imprenditorialità venga di nuovo premiata. La diffusa riluttanza a compiere riforme fa invece temere che politici e investitori preferiscano puntare le loro ingannevoli speranze su Draghi, che potrebbe invece accompagnare l’euro verso la rovina”.

Pesanti le critiche anche da esponenti della maggioranza di governo tedesca come il liberale Frank Schaeffler, secondo il quale “Draghi non è un salvatore (dell’euro, ndr) ma un saccheggiatore dei risparmi dei cittadini”. Per il cristiano-democratico Klaus-Peter Willsch “il denaro non cade come monete d’oro dal cielo, ma deve essere guadagnato faticosamente”, per questo la linea perseguita da Draghi avrebbe come conseguenza inevitabile un aumento dell’inflazione e “la fuga” degli investitori in beni rifugio come immobili, proprietà terriere e oro.

MA IL MINISTRO TEDESCO SCHAEUBLE STA CON DRAGHI - Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha accolto con favore l’impegno del presidente della Bce, Mario Draghi ad adottare tutte le misure necessaria per salvare l’euro. L’Italia ha preso misure decisive per consolidare il bilancio e ha fatto progressi sulle riforme. Ha riconosciuto il ministro delle Finanze tedesco.