Roma, 31 luglio 2012 - L’utile netto nel secondo trimestre è stato pari a 358 milioni di euro (103 milioni di euro attribuibili ai soci della controllante). Tuttavia, esclusa Chrysler, si rileva una perdita di 246 milioni di euro rispetto all’utile di 1.380 milioni di euro del secondo trimestre 2011; al netto delle componenti atipiche, la perdita è stata pari a 152 milioni di euro rispetto all’utile di 76 milioni di euro del secondo trimestre 2011. L’indebitamento netto industriale del gruppo Fiat è sceso a 5,4 miliardi di euro (era di 5,8 miliardi di euro al 31 marzo 2012), con i flussi di Chrysler, positivi per 0,6 miliardi di euro, che hanno piu’ che compensato quelli negativi di 0,2 miliardi di euro registrati dal resto del gruppo.

LIQUIDITA' E OBBLIGAZIONI - La liquidità disponibile, incluse le linee di credito non utilizzate (3 miliardi di euro, invariate rispetto al 31 marzo 2012 al netto dell’effetto cambi), migliora e si attesta a 22,7 miliardi di euro (21,4 miliardi di euro al 31 marzo 2012), di cui 12,1 miliardi di euro relativi a Fiat esclusa Chrysler e 10,6 miliardi di euro relativi a Chrysler. All’inizio di luglio - ricorda il Lingotto - è stato emesso un prestito obbligazionario di 600 milioni di euro consentendo così di completare la copertura del rimborso delle obbligazioni in scadenza nel 2012 e di un terzo di quelle in scadenza nel 2013.

IL MERCATO STATUNITENSE - Il numero dei concessionari Fiat negli Stati Uniti arriverà entro la fine dell’anno ad oltre 200 unità dalle 160 attuali. Lo afferma Chrysler nella presentazione degli analisti durante la conference call per i conti trimestrali. Le vendite negli Usa di Fiat 500 hanno superato 4.000 unità sia a maggio sia a giugno e gli ordini della Fiat 500 Abarth, lanciata nel maggio 2012, sono superiori al previsto. "L’80% dei titolari di Fiat 500 - si legge- raccomanderebbero il marchio a famiglia e amici".

MARCHIONNE - "Credo che ci stiamo muovendo verso una situazione industriale migliore nel 2013", annunciato l’amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne, nel corso della conference call con gli analisti sui risultati del marchio americano. Marchionne ha anche sottolineato come Chrysler abbia chiuso un secondo trimestre "in linea con le attese" e sia sulla strada per "raggiungere" gli obiettivi fissati per il 2014. "L’andamento dei conti è buono, i risultati di Chrysler forti", ha affermato l’amministratore delegato. "E’ stato un buon trimestre per Fiat, in linea con le nostre aspettative, anche se senza Chrysler saremmo stati in perdita", ha osservato Marchionne che ha confermato i target del gruppo. "Come per Chrysler - ha aggiunto Marchionne - non ho cattive notizie da darvi per Fiat", ha aggiunto, sottolineando che il gruppo dispone di "un’importante ammontare di liquidità". Il mercato italiano dell’auto dovrebbe scendere a luglio di circa il 20%, secondo l’ad della Fiat. Marchionne ha ribadito la sua previsione di un mercato dell’auto in Italia pari a 1,4 milioni quest’anno o "leggermente meno, quindi con un sensibile calo dei volumi.

LA BORSA - Il titolo Fiat soffre in Borsa. Le azioni del Lingotto, dopo una sospensione dagli scambi per eccesso di volatilità, sono arrivate a perdere fino al 6% con un minimo a 3,92 euro, per poi chiudere con un meno 4,4%, riagguantando però quota 4 euro.