Milano, 3 agosto 2012 - Maxi-rimbalzo della Borsa di Milano dopo il tonfo di ieri. Il Ftse Mib  Piazza Affari in chiusura fa segnare un esaltante +6,34%, con l'indice a quota 14.124 punti. Milano è la migliore in Europa, ma anche gli altri i listini del Vecchio Continente fanno registrare rialzi consistenti, a cominciare da Madrid (+6%). Parigi ha guadagnato il 4,38%, Francoforte il 3,93%, Londra il 2,21%. Bene anche Wall Street, con il Dow Jones che guadagna l'1,69 per cento e il Nasdaq che cresce del 2.

I mercati 'rivalutano' le parole di ieri di Mario Draghi, anche alla luce dei rumors che danno ormai per certo un vertice straordinario dell'Eurogruppo, in programma il 3 settembre prossimo. I temi principali in discussione saranno la Spagna e il possibile intervento anti-spread del fondo salva-stati, nonché la situazione della Grecia sulla base della missione della troika. Sebbene ieri il governatore della Bce non abbia fornito dettagli sulle misure che la Banca intende adottare per fronteggiare la crisi del debito, questi interventi paiono davvero imminenti.

I listini non si sono lasciati impressionare nemmeno dalla ‘pagella’ del Fondo monetario internazionale che ha affermato: “Nonostante i progressi di fronte alle difficoltà, l’impressione è che non si sia fatto abbastanza per fermare l’ampliamento dello stress e per attenuare le conseguenze del circolo conti-crescita-settore bancario”.

SPREAD - In picchiata anche lo spread tra Btp e Bund: il differenziale tra i due titoli di Stato decennali, che ieri aveva chiuso a 510 punti, ha chiuso a 465 punti, con un minimo toccato a 457.

VOLANO I BANCARI - Tra le blue chip di Piazza Affari volano i titoli del settore finanziario: Mediolanum +16%, Bper +13,4%, Intesa Sanpaolo +12,6%, Banco Popolare +8,9%, Ubi +8,7%, Unicredit +8,39%. In spolvero anche Generali (+8,74%) con gli analisti che hanno apprezzato i conti, diffusi ieri, e il nuovo Ceo, Mario Greco.

S&P BOCCIA L'ITALIA - Non partecipa alla festa di Piazza Affari Standard & Poor's. L'agenza di rating statunitense ha alzato da '4' a '5’ il rischio economico legato al nostro Paese, che si trova ad affrontare una "recessione più profonda e prolungata di quanto stimato in precedenza". Una recessione che, secondo S&P, potrebbe essere "profonda e prolungata".

Vulnerabili sono anche le banche italiane: Standard & Poor’s è intervenuta sul rating di 32 istituti, abbassandolo a 15, tra cui Banca Monte dei Paschi di Siena e Banca Popolare di Milano. "Il rischio di credito dell'economia sta aumentando", ha dichiarato l'agenzia americana.

RAJOY APRE - Intanto, il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, ha aperto alla possibilità di chiedere un piano ai aiuti economici alla Ue. “Farò, come sempre, cIò che ritengo sia nel miglior interesse del popolo spagnolo”, ha detto Rajoy. Si tratta di un cambio di rotta per Madrid, in quanto l’esecutivo nelle settimane scorse aveva più volte assicurato di non aver bisogno di un salvataggio tout-court come quelli concessi a Portogallo, Grecia e Irlanda.