Berlino, 12 settembre 2012 - La Corte Costituzionale tedesca ha detto sì all’Esm e al Fiscal compact, ma ha posto alcune condizioni. In un clima di grande attesa, anche in aula, il presidente della Corte di Karlsruhe, Andreas Vosskuhle, ha letto il parere degli otto membri della Bundesverfassungsgericht.

IL LIMITE - Un aumento del contributo di 190 miliardi di Berlino al fondo Esm sarà possibile solo con il sì del Parlamento tedesco. I giudici di Karlsruhe, sottolineano che Bundestag e Bundestrat devono essere pienamente informati di tutte le discussioni.

APPLAUSO AL PARLAMENTO UE - La plenaria del Parlamento europeo, riunita a Strasburgo, ha accolto con un applauso l’annuncio dato dal presidente dell’Assemblea, Martin Schulz, della bocciatura del ricorso che era stato presentato contro l’Esm (il Fondo di salvataggio permanente dell’Eurozona) da parte della Corte costituzionale tedesca di Karlsruhe. "La Corte costituzionale tedesca ha respinto il ricorso, l’Esm è legalmente corretto", ha detto Schulz, interrompendo brevemente il dibattito sul discorso sullo stato dell’Unione pronunciato stamattina dal presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso.

GERMANIA, IL FRONTE INTERNO - Questo "sì, ma" non dovrebbe quindi oscurare il futuro della moneta unica e dell’eurozona, ma avrà sicuramente delle conseguenze sull’orizzonte politco del cancelliere tedesco Angela Merkel. I giudici infatti, pur non considerando inconstituzionale il Fondo permanente salvastati, né il Patto di stabilità europeo, esigono dal governo di Berlino che qualsiasi decisione inerente eventuali aumenti del contributo finanziario tedesco all’Esm venga sottoposto al vaglio del parlamento. Una situazione non facile per il cancelliere, la cui maggioranza parlamentare si è dimostrata alquanto divisa sulla questione, in particolare tra le fila dei cristianosociali bavaresi, affatto inclini a prestare il fianco ai paesi del Sud dell’Europa. La Germania è il maggiore contributore dell’Esm.

MERKEL SODDISFATTA - E’ "una buona giornata per l’Europa". Così il Cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha salutato la decisione della Corte costituzionale della Germania di dare il via libera al meccanismo europeo di stabilità. "Questa è una buona giornata per la Germania ed è una buona giornata per l’Europa" ha affermato nel dettaglio durante un suo discorso in Parlamento, spiegando che la Germania "invia un messaggio forte verso l’Europa" verso la quale "ha assunto le sue responsabilità" per risolvere la crisi dell’Eurozona.

MONTI: OTTIMA NOTIZIA - "E’ una buona, ottima notizia perché rimuove l’ostacolo ultimo per l’entrata in vigore del trattato sull’Esm e del Fiscal Compact". Così il premier Mario Monti sulla sentenza dei giudici costituzionali tedeschi. "Non penso che la limitazione indicata nella sentenza" dei giudici tedeschi sull’Esm "segni un freno imprevisto al processo di stabilizzazione dei mercati".

GIU' LO SPREAD, SU LE BORSE - Accoglienza tiepida da parte delle principali Borse europee al via libera condizionato della corte costituzionale tedesca al fondo salva-Stati Esm e al fiscal compact. Gli indici del Vecchio Continente hanno ridotto nel corso della seduta i guadagni della mattinata: il Dax a Francoforte è salito dello 0,46%, il Cac40 a Parigi dello 0,18%. Negativo a Londra il Ftse100 (-0,17%). A Milano il Ftse Mib sale dell’1,19% a 16.419 punti. A Milano lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti chiude a 342 punti dopo aver toccato un minimo di seduta a quota 337.

OK L'ASTA DEI BOT - Il Tesoro ha collocato sul mercato tutti i Bot a tre mesi e ad un anno per complessivi 12 miliardi di euro con tassi in picchiata. Via XX Settembre ha assegnato 3 miliardi di euro di Bot a tre mesi con un rendimento medio in calo allo 0,700% dallo 0,865%. Ha venduto 9 miliardi di euro di Bot a 1 anno con un tasso medio in discesa all’1,692% da 2,767%. Il tasso sul Bot a un anno fa segnare il livello più basso dal 13 marzo scorso. La domanda per i titoli trimestrali è stata pari a 2,25 volte l’importo offerto, in lieve calo da 2,49 dell’asta di maggio, quella per i Bot a un anno è risultata di 1,65 volte contro 1,69 del mese scorso.