Roma, 15 ottobre 2012 - Il primo a criticare la Legge di stabilità del governo Monti è stato Bersani. Poi a cascata si sono espressi per il 'no' praticamente tutti i partiti che sostengono il premier, da Alfano a Casini, per non parlare dei sindacati e dell'opposizione.

E oggi sembra che a difendere la legge sia rimasto solo il ministro Grilli, visto che anche la collega Fornero ammette che sì, ci sono cose che proprio non vanno. L'impressione è che dunque la norma sia destinata a essere corretta, anche pesantemente.

FASSINA FURIOSO - “Perchè il Ministro Grilli tenta di difendere l’indifendibile? Il ddl di legge di stabilità non riduce la pressione fiscale, ma la redistribuisce a svantaggio di chi è in maggiori difficoltà”, sottolinea il responsabile Economia del Pd {{WIKILINK}}Stefano Fassina {{/WIKILINK}}convinto che il provvedimento debba essere corretto radicalmente con la “la cancellazione dell’aumento dell’Iva e la cancellazione dell’intervento sull’Irpef”.

“A fronte della riduzione dell’Irpef - spiega Fassina - si ha un aggravio dell’Iva, anche per i beni alimentari. Il risultato complessivo è minore reddito disponibile per le famiglie in maggiori difficoltà economiche e sociali: i pensionati con meno di mille euro di pensione, gli esodati, i giovani senza lavoro e senza indennità di disoccupazione, i lavoratori e le lavoratrici in cassa integrazione e in mobilità saranno i piu’ colpiti”. E' un interevento regressivo sul piano sociale e economico. Sono dati, non valutazioni di campagna elettorale: si aggravano le iniquità e gli effetti recessivi sui consumi delle famiglie. Il ddl - conclude - va corretto attraverso la cancellazione dell’aumento dell’Iva e la cancellazione dell’intervento sull’Irpef”.

GASPARRI: BASTA TASSE  - “La Legge di Stabilità deve garantire l’equilibrio dei conti e dell’economia ma questo non puo’ avvenire aumentando le tasse. La scelta di aumentare di un punto l’Iva rischia di pesare oltre modo sui bilanci della singole famiglie, vanificando l’intervento sull’Irpef. Non ha senso, infatti, ridurre l’Irpef se poi l’Iva aumenta”, afferma {{WIKILINK}}Maurizio Gasparri{{/WIKILINK}}.
“Il governo, con il sostegno delle varie forze politiche, ha varato importanti misure per contenere i costi e le spese.
Questo avrebbe dovuto portare ad una riduzione della pressione fiscale, riavviando l’economia. Ci attendiamo questo dal governo e non nuove tasse”, puntualizza il capogruppo Pdl al Senato.

“La tutela della sicurezza dei cittadini - conclude l’esponente Pdl - è prioritaria, cosi’ come abbassare il peso fiscale. Su questi due punti saremo molto attenti nel corso della discussione in Parlamento, e fin da ora deve essere chiaro che il provvedimento cosi’ come uscito dal Consiglio dei Ministri non è accettabile”.

FORNERO: NEANCHE A ME PIACE - “Il Governo sta ancora discutendo, questo è un disegno di legge e ci sono alcune cose che personalmente non piacciono neanche a me”. Cosi’ il ministro del welfare,{{WIKILINK}} Elsa Fornero{{/WIKILINK}}, a margine di un convegno a Bologna (GUARDA LE FOTO)  ha commentato le critiche del leader della Cgil, {{WIKILINK}}Susanna Camusso{{/WIKILINK}}, sulla legge di stabilità attualmente in discussione a Palazzo Chigi.

“Quindi noi stiamo ancora discutendo - ha proseguito il ministro - perchè è una legge di stabilità che dà un segno molto forte di riduzione delle aliquote fiscali sui redditi bassi”. A giudizio della Fornero “ce ne sono altre, che sono annidate nella manovra, e richiedo correzioni. Io faro’ presente - promette - le considerazioni al presidente Monti e al ministro Grilli, credo che si possa correggere qualcosa ma certamente ci sarà spazio anche in Parlamento per queste correzioni”.

 

CASINI  - “Il principale obiettivo della legge di stabilità deve essere quello di dare piu’ equità al sistema fiscale. Non è quindi accettabile un aumento dell’aliquota Iva dal 4 all’11 per cento sui servizi socio-assistenziali resi da cooperative”, dice {{WIKILINK}}Pier Ferdinando Casini{{/WIKILINK}} spiegando che "ciò si tramuterebbe in un aggravio di costi per le famiglie, in particolare quelle piu’ deboli, e contestualmente in una diminuzione dei servizi, come ad esempio l’assistenza domiciliare e gli asili nido".

 ANCI - “Il paventato aumento dell`Iva sui servizi resi dalle cooperative sociali dal 4 al 10% e` una notizia che ci coglie di sorpresa e che giudichiamo assolutamente negativa”. E` quanto dichiara Lorenzo Guerini, sindaco di Lodi e delegato Anci al Welfare commentando una anticipazione sui contenuti della Legge di stabilità.
“Un aumento cosi` sostanzioso dei costi significa rischiare di mettere in pericolo i conti dei Comuni sulle politiche sociali”.

CONFESERCENTI  - “La legge di stabilità sta aumentando sempre di più il senso di instabilità delle categorie più deboli, a cominciare dai pensionati, che faticano sempre di più ad arrivare a fine mese”, afferma Massimo Vivoli, vicepresidente vicario della Confesercenti e presidente della Fipac, l’organizzazione dei pensionati della confederazione.

“Dopo l’aumento dell’Iva che ha di fatto depotenziato il taglio dell’Irpef annunciato, portando di fatto un aggravio di circa 100 euro annui per le famiglia con reddito al di sotto dei 15 mila euro - sottolinea Vivoli - adesso si aggiungono le tasse sulle pensioni e le indennità di invalidità e sulle pensioni di guerra, andando a raschiare il fondo di un barile già tirato a lucido con i continui prelievi”.