Roma, 23 ottobre 2012 - Con la Legge di stabilità il 99% dei contribuenti ha effetti positivi. Il ministro dell'Economia Vittorio Grilli difende e allo stesso tempo esalta la manovra nel corso di un'audizione alla Camera. Esiste una diversità, spiega, a seconda delle fasce di reddito e comunque sono maggiormente favorite le "più basse". 

CORTE DEI CONTI - Di avviso opposto la Corte dei Conti. Il presidente Giampaolino sostiene che il mix meno Irpef e più Iva previsto dalla legge "appare sfavorevole per i contribuenti collocati nelle più basse classi di reddito (20 milioni di soggetti fino a 15.000 euro)".

La Cdc riconosce che la politica di bilancio, dopo anni, appare orientata "all'alleggerimento del carico fiscale".  Lo sgravio è concentrato sulle famiglie che negli ultimi 5 anni "hanno visto il proprio potere d’acquisto ridursi di oltre il 5%".

Giampaolino, tuttavia, sottolinea che tra i rischi e le incertezze che si evidenziano nelle misure del ddl, c’è quello "dell’emersione di ulteriori aumenti impositivi”, in particolare con “inasprimenti (Imu e tariffe) che le amministrazioni locali potrebbero deliberare per compensare gli ulteriori tagli di spesa o i nuovi aggravi derivanti” dalla stessa legge.

ISTAT - Prima di Grilli, è intervenuto in Parlamento il presidente Istat Enrico Giovannini. "Le legge di stabilità - ha detto - offre benefici minori per le famiglie con più figli, in particolare se minorenni".

BERSANI - "Non sono d’accordo con Grilli. Falso che questa legge non peserà sulle condizioni e il reddito dei cittadini". Lo ha affermato il segretario del Pd Pierluigi Bersani, in una dichiarazione via Twitter. "Sono di centrosinistra e ne sono orgoglioso”. E "penso che il centrosinistra debba mettere un po’ equità in un sistema che ne ha poca", dice ancora Bersani.

IL QUESTION TIME DI GRILLI

CHI CI PERDE - Secondo il ministro dell'Economia, i contribuenti sfavoriti, quelli per i quali l'aggravio della franchigia da 250 euro e il tetto per la spesa detraibile prevale rispetto ai benefici delle minori aliquote, "sono circa 495 mila, con un aggravio medio pro capite di circa 190 euro". 

LA SFIDA DI GRILLI - La legge di stabilità è una "sfida per far ripartire l’economia" e secondo il governo avrà "un impatto positivo per aumentare la crescita" pari allo 0,1% del Pil.

"Oggi abbiamo una legge che per la prima volta in 18 mesi è neutrale. Per la prima volta in diversi anni la legge è a saldo zero, non chiediamo al paese ulteriori sacrifici nel suo complesso", dichiara Grilli.

E ancora: "Non abbiamo bisogno di fondi in questo momento" perché "abbiamo già firmato un impegno a fare molte cose". In questo momento andare a chiedere aiuto "non è nè utile nè necessario".

IRPEF - Le misure sull’Irpef coinvolgono 30,8 milioni di contribuenti "con un beneficio medio pro capite di 160 euro". Gli effetti positivi saranno distribuiti per il 54% ai dipendenti, per il 34 ai pensionati e per il 10 ai cittadini con reddito da lavoro autonomo. Agli altri finirà il restante 2%.  

IVA - A proposito dell'Iva, Grilli assicura che l'aumento dell'imposta non tocca il 50% dei consumi, “gran parte di quelli tipici del supermercato”, e quindi delle famiglie con redditi più bassi. Giovannini, invece, sostiene che l'incremento dell'Iva interesserà complessivamente "quasi l'80% della spesa per consumi".

Il ministro sottolinea che "chi evade l'Irpef non evade l’Iva e questo è un ulteriore elemento di equità".

NODO TOBIN - Grilli si esprime con cautela a proposito della Tobin tax. Quella sulle transazioni finanziarie è una “tassa delicata”, che “se mal concepita, mal pesata”, causa la “evaporazione della base imponibile” e quindi è necessario “stare attenti a quanto è questa quantita’”.

“I capitali”, ricorda il Ministro, “sono mobili” e se la tassazione è “piccola, la base imponibile rimane nel Paese”, altrimenti la “base imponibile può scegliere altri Paesi dove andare a transare”. Riferendosi alla nuova imposta nazionale, Grilli puntualizza che, comunque, non riguarda le operazioni sui titoli di Stato Ue e “gli investitori di lungo periodo”.

SOCIAL CARD E FONDI - Parlando della Social Card, il ministro auspica "che entro la fine della settimana riusciamo a sbloccare 180 milioni di euro che derivano da contributi privati". Poi aggiunge che nella legge di stabilità è previsto un fondo di 900 milioni di euro per il 2013 per finalità sociali degne di considerazione. Ulteriori fondi sono stati stanziati per il sisma dell’Aquila.