Roma, 25 novembre 2012 - Che la pressione fiscale in Italia abbia raggiunto livelli ormai insostenibili ce ne siamo già accorti da soli guardando le nostre buste paga e facendo la dichiarazione dei redditi. Di oggi l'ulitmo studio, quello di Confcommercio ci deprime ulteriormente. Nel 2013 la pressione fiscale in Italia toccherà un "record mondiale". Tolto il sommerso arriverà al 55,2%.

A lanciare l'allarme è il direttore dell'ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, presentando l'osservatorio sui consumi e fiducia realizzato insieme al Censis.

Confcommercio rivede al ribasso le stime di consumi e Pil calcolando che i primi crolleranno del 3,3% a fine 2012 e dello 0,9% nel 2013. Il Pil sara' in calo del 2,3% nel 2012 e a -0,8% nel 2013.

In tema di fisco, con particolare riferimento alla legge di stabilità, c'è da registrare oggi  che la commissione Finanze della Camera nel suo parere favorevole alla legge di stabilità chiede di cancellare la retroattvita' delle nuove norme sulle detrazioni e sulle deduzioni.