Roma, 12 novembre 2012 - Ostenta un certo ottimismo, il premier {{WIKILINK}}Mario Monti{{/WIKILINK}}, parlando - rigorosamente in inglese - al Financial Times Italy Summit ‘New Routes for Growth’ di Milano. Difende l'operato del suo governo, parla di debito pubblico e di pensioni e addirittura 'apre' alla patrimoniale. Il premier torna anche sul suo 'pallino' della lotta all'evasione, definendola 'una guerra'. E da politico consumato accenna al 'fenomeno-Grillo' e assicura che non gli piacerebbe tornare a fare il premier.

PATRIMONIALE, SI' MA SENZA BLITZ - Il Governo intende introdurre nel nostro Paese una tassa sul patrimonio ma, ha assicurato il premier Mario Monti intervistato dal Financial Times, “non verrà introdotta notte tempo” e non dovrà “incentivare” l’allontanamento dei capitali con una tassa non equa.

"Vorrei sdrammatizzare la questione della tassa patrimoniale, esiste in alcuni paesi altamente capitalisti - ha detto - non verrà introdotta notte tempo in Italia, ci sono passi che stiamo verificando. Sì, vogliamo introdurre una tassa generalizzata sul patrimonio - ha proseguito Monti - ma non avendo gli strumenti non vorremmo incentivare un allontanamento dei capitali con un tassa non oculata”. “Il mio approccio è abbastanza laico - ha concluso - molto dipenderà da come funzionerà e da come verrà utilizzata".

POI LA FRENATA - "Il Presidente del Consiglio Mario Monti, intervenendo alla conferenza del Financial Times 'new routes for growth', non ha affatto annunciato un intervento di tassazione sui patrimoni". Lo sostiene una nota del portavoce. "Dopo aver precisato di non essere pregiudizialmente contrario ad una modesta tassazione generalizzata del patrimonio, il Presidente ha ricordato il contesto in cui il governo ha operato e i vincoli alle scelte in materia di imposizione fiscale, in particolare la mancanza di una base conoscitiva sufficientemente dettagliata e la necessità di evitare massicce fughe di capitali all’estero. Non essendo perciò realizzabile una tassazione generalizzata del patrimonio, il Governo nel dicembre 2011 è intervenuto, con l’approvazione di tutti i partiti della maggioranza, su varie componenti della ricchezza patrimoniale separatamente, con un risultato effettivo in qualche modo paragonabile. Tutto ciò - conclude la nota - Monti ha chiarito come spiegazione delle decisioni allora adottate, non come premessa di futuri interventi".

PROVINCE  - Nessuno sconto da parte del Governo in tema di Province: anche Varese, città di provenienza del Presidente del Consiglio, non è stata risparmiata. “Abbiamo ridotto le Province, abolendo anche Varese, che è la mia città, come capoluogo...”, ha scherzato Monti.

GRILLO - "Questo signore ha in molti casi parlato contro le misure stringenti che l’Europa impone. Ma altre parti politiche italiane hanno fatto lo stesso", ha commentato Monti su Beppe Grillo, rispondendo a chi gli chiedeva se Grillo e il suo movimento rappresentassero una reazione populista contro l’euro, Monti ha replicato: "Non so se questo sia il suo obiettivo ma quel che dice sembra raccogliere consensi e questo e’ parte della democrazia".

PREMIER? NO GRAZIE - Mario Monti, intervistato al forum organizzato dal Financial Time a Milano, risponde negativamente ad una precisa domanda su un possibile suo nuovo impegno come premier. ‘Le piacerebbe rimanere al capo del governo?’ e’ stato chiesto al Presidente del consiglio. “No” la secca risposta. “Molte persone riescono a immaginare questo scenario, a qualcuno piace e a qualcuno no. Io non ho molto da commentare in proposito”, ha aggiunto Monti.

ATTENZIONE - “Un anno fa c’era un’attenzione diversa sull’Italia, un’attenzione strana. Se l’Italia fosse affondata, anche l’Unione europea sarebbe affondata”, ha detto Monti, nel suo intervento.

CRESCITA E DEBITO  - "La crescita può tornare non appena sarà risolta la crisi della zona euro", afferma il presidente del consiglio sottolineando che "l’Italia non ha grandi squilibri a parte il rapporto debito/pil".

“Il debito dell’Italia, che è del 120 per cento del pil, è cresciuto meno rispetto alla media europea durante la crisi”, rivendica ancora il premier. Il debito dell’Italia, continua il premier, “comincerà a declinare” dal 2014, anche grazie a un programma di privatizzazione e di vendite di immobili.

PENSIONI - L’Italia “ha uno dei migliori sistemi pensionistici d’Europa”, ha detto, intervenendo al Ft Italy a Milano, il premier Mario Monti, secondo il quale la riforma delle pensioni attuata dal governo “ha migliorato la sostenibilità del sistema previdenziale”.

POLITICA E POPULISMO - “Per il cittadino nulla è abbastanza, e questo lo capisco, ma noi dobbiamo essere sì molto duri ma non populisti”, sottolinea Monti nel suo intervento parlando a proposito dei provvedimenti relativi al taglio dei costi della politica.

GUERRA A EVASIONE E CORRUZIONE - Parla di “misure che possono sembrare di guerra” e sottolinea che in effetti contro l’{{WIKILINK}}evasione fiscale{{/WIKILINK}}, in primo luogo, e la corruzione “questa è una guerra”. Dal forum organizzato a Milano dal Financial Times, il presidente del Consiglio ripercorre le tappe salienti di un anno di governo e rivendica le misure “per combattere l’evasione fiscale, come il redditometro, il tetto ai pagamenti in contanti”.

“Non c’è società civile che si possa basare sulla fiducia tra individui e Stato e vicerversa se non si abbatte l’evasione fiscale e la “corruzione”, ricorda Monti. Proprio a proposito della lotta alla corruzione, Monti dà atto della “determinazione e abilità del ministro della Giustizia, grazie alle quali abbiamo introdotto misure che per la prima volta combatteranno la corruzione secondo standard giudicati soddisfacenti da vari enti europei”.

IMU - “In merito ad un articolo di stampa oggi pubblicato, che imputa al governo un ‘blitz alla Camera’ per alleggerire l’IMU a carico degli enti non commerciali, si precisa che la ricostruzione dei fatti è del tutto errata e destituita di ogni fondamento. Non c'è stato infatti alcun arretramento rispetto a quanto più volte affermato da parte del governo”. Lo si legge in un comunicato di Palazzo Chigi. “La norma in questione, come può facilmente essere riscontrato, è contenuta nel comma 6 dell’articolo 9 del decreto sugli enti locali, su cui domani la Camera darà il voto finale, dopo aver votato la fiducia lo scorso 8 novembre. Si precisa pertanto che la disposizione, in linea con gli orientamenti piu’ volte espressi dal governo e con le richieste dell’Unione europea, non è stata modificata in alcuna parte dall’esecutivo durante l’esame alla Camera”, prosegue.

“Il testo approvato coincide esattamente con quello già deliberato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 4 ottobre”, si legge ancora nel comunicato, “Tale intervento si era reso necessario a seguito del primo parere del Consiglio di Stato, che individuava un possibile profilo di debolezza nell’assenza di una delega espressa per il regolamento governativo, che risponde in dettaglio e puntualmente ai criteri comunitari. Il governo ha quindi operato affinche’ la norma sull’IMU per gli enti non commerciali non fosse resa, in alcun modo, meno stringente a seguito di ulteriori iniziative parlamentari. Di fronte a tali proposte emendative, il governo ha chiesto il rinvio del testo in Commissione. A seguito di tale rinvio, gli emendamenti parlamentari sono stati, a loro volta, espunti ed e’ stato ripristinato, proprio su iniziativa del governo, il testo originario. Nessun blitz, nessun arretramento, ma conferma della linea di assoluto rigore e trasparenza piu’ volte sostenuta dal governo”.