Roma, 4 dicembre 2012 - Giornata contrastata per le Borse europee. A sostenere il morale degli investitori ancora l'avvio del buyback del debito greco e gli aiuti alle banche spagnole. A pesare in negativo i timori per il fiscal cliff Usa e il mancato accordo a Bruxelles sull'unione bancaria europea. Londra cede lo 0,04% a 5.869,04 punti. Francoforte resta invariata a 7.435,12 punti, Parigi segna un +0,39% a 3.580,48 punti e Madrid avanza dello 0,17%. Atene perde l’1,64%.

Svetta Piazza Affari che, spinta dai titoli bancari, guadagna l'1,04%, con il Ftse Mib che chiude sopra la soglia psicologica dei 16.000 punti, a 16.041. Mps recupera il 6,86%, bene anche Ubi (+4,26%), Unicredit (+2,51%), Banco Popolare (+2,37%), Bpm (+2,07%), Mediobanca (+2,01%), Intesa sp (+1,53%).

TITOLI DI STATO - Stabile a 301 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, con il tasso dei decennali italiani al 4,42% sul mercato secondario. In mattinata il differenziale era nuovamente sceso sotto i 300 punti, a quota 296.

GRILLI - Il calo degli spread, sostiene in una conferenza stampa al termine dell’Ecofin il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, "è dovuto ad una combinazione di fattori, l’Europa e l’Italia stanno assolvendo ai propri impegni, le istituzioni europee nelle crisi che stiamo vivendo sono più chiare e operative e gli impegni che l’Italia aveva preso sono rispettati". Grilli ha poi escluso di poter utilizzare gli eventuali risparmi determinati dalla riduzione dello spread per coprire spese dello Stato.

VIGILANZA BANCARIA - Oggi è saltata l’intesa per le nuove regole di vigilanza bancaria. Una nuova riunione dei ministri finanziari europei per trovare un "accordo politico" è stata convocata dalla presidenza cipriota per il prossimo 12 dicembre. Diversi ancora i nodi da sciogliere. Secondo la presidenza Ue i 27 hanno posizioni molto diverse sulla ripartizione dei poteri tra Bce e autorità nazionali, su alcuni aspetti del calendario di attuazione, e sulla divisone tra la politica monetaria e la sorveglianza.

Fabio Galli