Roma, 7 gennaio 2013 - Air France-Klm smentisce le indiscrezioni secondo cui starebbe trattando per il controllo di Alitalia. "Confermiamo che non ci sono negoziati per acquistare tutte o parte delle azioni in mano agli investitori italiani", ha detto un portavoce. Air France-Klm controlla dal gennaio 2009 il 25% delle azioni di Alitalia e a maggio ha dichiarato che intende attendere fino al 2014 prima di decidere se usare o meno l’opzione per prendere il controllo della compagnia italiana. Ieri da indiscrezioni di stampa era trapelata la notizia dell’accordo per la cessione del vettore italiano alla società. La smentita è arrivata nel giro di 24 ore.

Alexandre de Juniac, amministratore delegato di Air France, sgombera il campo dalle illazioni: "Air France e Klm - ha detto ai giornalisti convocati per una conferenza stampa - hanno mezzi molto limitati che non ci permettono di fare queste operazioni. Non c’è nulla, non ci sono negoziati". A chi gli chiedeva se in futuro potranno esserci trattative ha ribadito: "Non ci sono oggi, ma direi che le nostre risorse sono molto limitate".

L’unica via diversa da quella della rinazionalizzazione, secondo gli esperti, sarebbe quella della cessione a una tariffa ridotta ad Air France-Klm, che nel 2008 aveva offerto 2,5 miliardi di euro. Alla fine di settembre l’indebitamento finanziario netto di Alitalia - Cai, era salito a 923 milioni di euro, 61 milioni in più rispetto alla fine di giugno.

Già ieri due dei candidati premier alle prossime elezioni si erano espressi sulla possibile cessione di Alitalia a Air France-Klm. "Su Alitalia rifarei la stessa scelta" aveva detto Silvio Berlusconi, perché "il nostro Paese non può non avere una propria compagnia di bandiera". Per il premier Mario Monti, invece, sulla questione "non ci sono posizioni astratte o dogmatiche, si tratta di vedere cosa ha senso industrialmente per l’Italia. Bisogna vedere quali sono le prospettive".

CALO UTILIZZO VETTORI ITALIANI - Continua intanto a diminuire la quota di utilizzo di vettori italiani da parte dei passeggeri in arrivo e partenza dagli aeroporti della Penisola: tra il 2007 e il 2011 è scesa di 16 punti percentuali, dal 56 al 40%. E' quello che emerge dal report dell'Istat sul "Trasporto aereo in Italia" nel 2011. La percentuale di passeggeri che utilizza voli low cost è pari al 46%, ma scende al 28% se si considerano solo le linee aeree italiane. Le principali destinazioni dei voli low cost effettuati da vettori italiani sono Sharm El Sheikh Ophira (273 mila passeggeri), Marsa Alam (169 mila passeggeri) e Londra Gatwick (122 mila passeggeri)

ITALIA QUINTA IN UE PER PASSEGGERI TRASPORTATI - L'Italia, con una quota del trasporto europeo pari al 9,6%, si colloca al quinto posto nell'Ue per numero di passeggeri trasportati, dopo Regno Unito (16,5%), Germania (14,5%), Spagna (13,5%) e Francia (10,9%). L'aumento delle merci e posta trasportate, pari all'1,2% nel 2011, è il risultato di un incremento dei trasporti internazionali (+2,5%) e di una diminuzione di quelli nazionali (-7,5%). I movimenti di merci per area geografica registrano un incremento da e verso il Nord America (+12,9%), il Sud America (+6,6%), l'Asia (+5,3%) e gli Altri paesi europei (+5%); risultano invece in diminuzione quelli da e verso il Centro-America (-17,5%), l'Africa (-14,1%) e l'Unione europea (-4,0%).