Roma, 23 gennaio 2013 - "Non c’è nessuna responsabilità del Pd, per amor di Dio: il Pd fa il Pd, le banche fanno le banche". Lo dice il segretario dei democratici, Pier Luigi Bersani, a margine di una iniziativa ad Albano Laziale, riferendosi al caso Monte Paschi e alle dimissioni di Giuseppe Mussari.

TREMONTI E CAMUSSO - "Date consuetudine scrivere 'lettere apostoliche' e vecchia vasta competenza derivati, stupisce mancata 'lettera vigilanza' Draghi a Siena". Questo il testo del tweet postato oggi da Giulio Tremonti, leader della Lista Lavoro e Libertà che si presenta alle prossime elezioni politiche. Ma Susanna Camusso attacca l'ex ministro. La vicenda - dice il leader della Cgil - smentisce "l’idea che abbiamo sentito tante volte dal ministro dell’Economia del governo Berlusconi (Giulio Tremonti, ndr) che nelle banche andava tutto bene e che ci avrebbe pensato lui". Camusso che ha indicato la trasparenza come "un elemento fondamentale che troppo spesso, anzi quasi sempre, manca sui prodotti finanziari".

L'ex ministro scrive anche a Dagospia. ‘’Caro Dago’’. Inizia cosi’ una lettera di precisazione che Giulio Tremonti invia a Dagospia per puntualizzare la diversita’ tra il suo intervento da ministro del Tesoro a sostegno del Monte dei Paschi di Siena, e quello portato avanti dal governo Monti.
‘’Sono due cose diversissime’’, assicura spiegando che ‘’i cosiddetti Tremonti-bond erano parte di un programma europeo, approvati in tutti i minimi dettagli dal competente Commissario europeo, accessibile da parte di tutte le banche; previamente e successivamente controllato nell’applicazione ad ogni banca dalla Banca d’Italia, competente per legge’’.

Tremonti ricorda poi ‘’che per la legge italiana la vigilanza bancaria non la fa il Governo essendo riservata alla competenza esclusiva a Bankitalia. In tutti i casi di garanzia di Stato; costavano l’8%; c’era il vincolo di destinazione dell’intero importo ricevuto per il finanziamento delle piccole e medie imprese; c’era il divieto per i banchieri di estrarre il loro bonus; infine dovevano essere effettivamente restituiti per cassa. Diversamente - fa osservare Tremonti - il Monti-bond è stato riservato solo a Siena, senza impegno a finanziare le piccole e medie imprese perche’ serviva ad altri scopi; infine e’ restituibile con ‘altri strumenti finanziari’, ovvero non per cassa ma con carta di ignota origine e consistenza’’.

‘’Il Governo Monti - denuncia quindi l’ex ministro dell’economia - pur conoscendo la verita’ l’ha nascosta al Parlamento qui arrivando fino al punto di porre la questione di fiducia. La vigilanza bancaria non c’e’ tanto se interviene ‘ex post’, ma soprattutto se interviene ‘ex ante’. Nel caso, purtroppo, non ci sono state ne’ prevenzione ne’ repressione. La Banca d’Italia è stata infatti surrogata nella vigilanza dalla magistratura’’, conclude.

PDL - "In tutta la vicenda riguardante il Monte dei Paschi di Siena, che ha avuto un prestito di circa 4 miliardi, è indispensabile fare pienamente luce anche perché il Governo si è svenato con una cifra vicina a quella che viene ricavata dall’Imu". Lo afferma in una nota il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto.
 

DI PIETRO - "La vicenda che ha coinvolto il dimissionario presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, è gravissima. Ma è ancor più grave che il governo Monti abbia finanziato le casse del Monte dei Paschi di Siena con un prestito da 3.9 miliardi di euro, cifra equivalente all’Imu sulla prima casa, l’imposta con cui questo esecutivo ha tartassato gli italiani". Lo afferma il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, candidato con la lista Rivoluzione Civile.