Siena, 25 gennaio 2013 - Dopo l'esplosione del 'caso' Montepaschi, con Monti che promette di riferire alla Camera e il centrodestra che attacca, Mps prova a uscire dall’angolo. Con il pieno sostegno di Bankitalia. A Siena va in scena un’assemblea fiume, che approva l’aumento di capitale al servizio dei Monti Bond, con Profumo e Viola che difendono la ‘nuova’ banca. Il Governatore Ignazio Visco concede interviste a raffica per spiegare l’azione della Vigilanza, che “non è la polizia delle banche”, e assicurare che “non c’e’ alcun problema di stabilità" per la banca.


Per Mps, assicura Visco, “non ci sono problemi” di stabilità. “Le responsabilità individuali sono emerse di recente” e “le eventuali perdite non sono tali da compromettere la stabilita’”. Soprattutto, Visco puntualizza che la Banca d’Italia “non fa un’azione di polizia, cura la sana e prudente gestione, e laddove la gestione sembra imprudente interviene”. 

Come, del resto, Bankitalia ha fatto anche a Siena. “Siamo stati noi ad aver fatto pressione per la sostituzione del vecchio management. Il ricambio al vertice non e’ avvenuto per caso”, rivendica Visco. In questa situazione, assicura, ci sara’ la massima trasparenza: “Siamo pronti anche a rendere conto delle modalità con cui la vigilanza viene effettuata”. Ma, rilancia, “è sbagliato insinuare che ci sia stata una mancanza di supervisione della Banca d’Italia, che non ha nulla da nascondere”.
 

MPS VOLA IN BORSA - Intanto Piazza Affari ha concluso con un lieve ribasso una seduta dominata dal maxi-rimbalzo di Mps. L’indice Ftse Mib ha registrato un calo dello 0,17% a 17.726,8906 punti, mentre il Ftse All Share ha ceduto lo 0,21% a 18.711,3105 punti. Bene lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali, sceso sotto i 250 punti, in area 249 punti. Mps ha messo a segno un ‘rimbalzone’ dell’11,36 % terminando sotto il massimo di seduta (0,27 euro) a quota 0,2598 euro dopo i forti ribassi delle precedenti tre sedute conseguenti allo scoppio dello scandalo derivati. Contrastati gli altri bancari, con UniCredit +0,43% e Intesa Sanpaolo -0,87%. Tra i maggiori rialzi in seno alle blue chip, STMicroelectronics (+3,97%) ed Exor (+2,91%). Pesanti Saipem (-2,69%).

MONTI SU BANCHE E POLITICA - Il premier uscente Mario Monti prima sostiene che con il caso Montepaschi "il Pd c'entra", poi in serata abbassa il tiro. "C’entra in questa vicenda quel grande partito che viene spesso citato, cioè il Pd, che ha sempre avuto molta influenza attraverso la Fondazione su quella banca", ha detto Mario Monti a Radio anch’io. "Io non sono mica qui per attaccare Bersani ma per attaccare molto decisamente il fenomeno storico della commistione tra banche e politica che va ulteriormente sradicato. Poi lascio ai partiti puntare l’uno l’indice contro gli altri".

Si tratta di "problemi - ha concluso il premier - che derivano da una brutta bestia che è la commistione tra banca e politica: io 20 anni fa rifiutai la vicepresidenza della Banca commerciale italiana nell’occasione in cui le cariche di vertice per la prima volta erano state lottizzate. Ho indagato sulle commistioni da Commissario Ue e in Italia mi sono sempre molto occupato di questioni bancarie da studioso e ho sempre fatto raccomandazioni contro la commistione tra le banche e la politica".

Quanto poi al governo, per Monti non ha fatto alcun regalo al Monte dei Paschi di Siena: si tratta di un prestito di 2 miliardi mentre i restanti 1,9 miliardi sono rimborsi dei precedenti Tremonti bond.

PRESIDI E PROTESTE -  Si sono registrati presidi della Lega Nord e della lista Rivoluzione Civile di Ingroia davanti alla sede di Mps di viale Mazzini, a Siena. Su uno striscione si leggeva ‘Il Pd rovina Siena: Mandiamoli a casa', in riferimento ai presunti legami tra il Pd e l’istituto di Rocca Salimbeni e alle dimissioni dell’ex presidente di Mps, Giuseppe Mussari. Cori e volantini contro la dirigenza del Monte ma anche contro l’ex sindaco di Siena e candidato del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative Franco Ceccuzzi.

GRILLI RIFERIRA' IN COMMISSIONE - Martedì 29 gennaio alle 15 il ministro dell’Economia e delle finanze, Vittorio Grilli, riferirà alle Commissioni finanze di Camera e Senato riunite in seduta congiunta sulle tematiche relative alla situazione del gruppo Monte dei Paschi di Siena. Lo riferisce una nota del Senato.

MARONI ATTACCA - Chiedo che il prossimo parlamento costituisca una commissione speciale di inchiesta su tutte le banche": è la proposta lanciata dal segretario della Lega Nord {{WIKILINK}}Roberto Maroni{{/WIKILINK}}, che ha parlato anche della possibilità che il governo commissari Mps se dovesse essere documentato il pagamento di tangenti. Il lavoro della commissione, per Maroni, deve puntare a chiarire "quello che le banche hanno fatto in questi due anni, perche’ - ha concluso - non danno soldi alle imprese, come li spendono e chiarire intrecci tra banche e imprese".

BOTTA E RISPOSTA GRILLO-PROFUMO - Il primo a intervenire nell'assemblea è stato Beppe Grillo, da cui è partito subito un attacco frontale al presidente dell'istituto Alessandro Profumo, che in precendenza aveva spiegato che si sarebbe "riserva di tutelare la nostra reputazione, rispettabilità ed onerabilità nelle sedi competenti se vengono espressi giudizi sulle persone". "E' completamente inadatto a gestire questa situazione, perché indagato per frode fiscale - ha detto l'esponente del Movimento 5 Stelle -. Qui c'è un buco nei conti di 14 miliardi di euro, bisogna subito aprire un'inchiesta". Immediata la replica di Profumo: "Socio Grillo, mi dirà dove ha recuperato il numero dei 14 miliardi di euro nei 4 minuti e 28 che le rimangono. Non abbiamo un buco di 14 miliardi, non lo abbiamo assolutamente". Pronta la controreplica del comico genovese: "Ora vediamo. C'è un buco notevole: se non saranno 14 miliardi saranno otto".

Il leader del M5S, quindi, ha tenuto un vero e proprio comizio, attaccando a testa. "Mps - ha detto - è come Parmalat e la Tangentopoli di Craxi insieme. Il danno che hanno fatto é questo passaggio, con cui il partito diventa banca e la banca diventa partito". Nel mirino sono finiti i Ds e il Pd, i cui segretari, dal ‘95 in poi, devono "dare risposte" e per questo è necessaria una "commissione d’inchiesta". L’invettiva si è abbattuta anche su chi, secondo il comico genovese, non ha saputo controllare: l’ex governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, la Consob, e il capo della vigilanza di palazzo Koch, Anna Maria Tarantola. "Serve la nazionalizzazione - ha proseguito -. In Parlamento introdurremo proposte che portino alla nazionalizzazione di questo partito-banca e degli altri partiti-banca".

LE RASSICURAZIONI DI PROFUMO - Il Monte dei Paschi di Siena valuterà “in modo approfondito” eventuali azioni di responsabilità verso ex amministratori, sindaci e manager, ma dovrà necessariamente aspettare le analisi delle autorità e della magistratura. Lo ha affermato il presidente Alessandro Profumo, rispondendo agli azionisti. “Non si tratta di timidezza - ha detto - faremo un’eventuale azione quando saremo sicuri che non portera’ danni alla banca. Dobbiamo anche capire quali saranno gli strumenti adeguati per la tutela del patrimonio della banca”. 

L’intero consiglio di amministrazione di Mps è indipendente dalla politica, ha sottolineato il presidente Alessandro Profumo nel corso dell’assemblea. “Siamo totalmente indipendenti dalla politica - ha detto Profumo - e la discontinuità l’abbiamo dimostrata nelle azioni realizzate. Tutto il Cda è indipendente - ha aggiunto - Fabrizio Viola è indipendente, e tutto quello che abbiamo realizzato da quando siamo stati nominati ad aprile sono fatti che lo dimostrano”.
 

Non c’è assolutamente alcun socio che prevediamo possa entrare” nel capitale del Monte dei Paschi, ha aggiunto il presidente, rispondendo alle domande degli azionisti, tra cui quello che si era augurato l’arrivo di un emiro arabo a cui magari dedicare un palio straordinario. 

‘’La nostra volontà è di effettuare il totale rimborso dei Monti bond e il piano industriale è totalmente orientato a fare il rimborso’’. ‘’Faremo di tutto per rendervi contenti’’. Cosi’ il presidente Mps, Alessandro Profumo, agli azionisti, ‘’che vogliono una banca che sia tale nel panorama nazionale’’. ‘’Non saremo il terminale di nessuno’’ riferendosi alle attività di aiuto alle aziende del territorio fatte nelle passate gestioni, ‘’ma solo di voi azionisti’’.

I correntisti e i risparmiatori “secondo noi possono stare assolutamente tranquilli. Ho visto che oggi anche l’autorità di vigilanza si è espressa in proposito”, ha assicurato il presidente di Mps, al termine dell’assemblea straordinaria.