Roma, 1 febbraio 2013 - La remunerazione del capitale investito dai gestori degli acquedotti deve cessare di essere calcolata in bolletta. È quanto stabilito dal Consiglio di Stato secondo quanto riferito dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua.

“Abbiamo vinto - sottolinea una nota del Forum - non si possono fare profitti sull’acqua. Questa volta a darci ragione è il parere del Consiglio di Stato sulla tariffa: le bollette che i gestori consegnano ai cittadini sono illegittimamente gonfiate e non rispettano la volontà referendaria espressa da 27 milioni di persone”.

L’Autorità per l’energia incaricata di formulare la nuova tariffa dopo il referendum, spiega il Forum “aveva chiesto un parere al Consiglio di Stato circa la remunerazione del capitale investito, ovvero il profitto garantito del 7% presente nelle bollette. Il Consiglio di Stato ha risposto confermando quanto precedentemente affermato dalla Corte Costituzionale: dal 21 luglio 2011, data di proclamazione della vittoria referendaria, la remunerazione del capitale investito doveva cessare di essere calcolata in bolletta”.

Per il Forum “quello che i cittadini hanno pagato è illegittimo e i soggetti gestori devono ricalibrare le bollette. Oggi, questa sentenza delegittima le scelte che hanno guidato l’Aeeg nella formulazione della nuova tariffa, emessa un mese fa, in cui “la remunerazione del capitale investito” viene reintrodotta sotto mentite spoglie.