Lanzo (Torino), 18 febbraio 2013 - La riforma del lavoro del Governo Monti comincia a dare i primi risultati. A sottolinearlo il ministro {{WIKILINK}}Elsa Fornero{{/WIKILINK}}, oggi, a margine di un incontro a Lanzo, nel torinese. “è una riforma molto complessa - ha detto - sulla quale si può, e vorrei dire, si deve costruire, perchè qui non sono piu’ in ballo gli equilibri politici, sono in ballo i destini delle generazioni giovani”.

“E questa riforma - ha aggiunto - a dispetto di tutto quello che ne dicono i denigratori, ha molto per i giovani e, se si costruisce bene a partire dall’apprendistato, si vedranno i risultati”.

NUOVI CONTRATTI - Anzi, ha aggiunto, “qualcuno già lo vediamo nei contratti che si fanno: per esempio l’altro giorno si è fatto l’accordo, che mi pare certamente meglio di quello che c’era prima in termini di collaborazioni spicciole, con gli istituti di lingue, che si avvalgono di collaborazioni con docenti stranieri. Sarà una piccola cosa - ha proseguito il ministro Fornero - ma se l’aggiungiamo a quella dei promotori di vendite, che sono 160mila, direi che costruiamo, mattone dopo mattone, e questo è quello che i nostri giovani si aspettano”.

“Quindi avanti con le riforme in maniera seria” ha concluso Fornero, ricordando che con “la riforma pensionistica abbiamo anche salvaguardato 140mila persone”.

RISPOSTA A GRILLO - "Grillo è l’esempio di quanto sia incattivito il personalismo di certa politica", sostiene il ministro del Lavoro, Elsa Fornero.  "Non vedo cosa abbia a che fare mia figlia con la sua campagna elettorale - dice degli attacchi del comico genovese - Io non ho mai avuto una Ferrari, mentre mi pare di ricordare che lui ne abbia una".

 BASTA ILLUSIONI - Basta con le illusioni, dice poi Fornero, commentando la campagna elettorale a margine della consegna della medaglia di ‘Giusto fra le nazioni’ alla memoria di Giuseppe e Giuseppina Togliatto.
"Non è più tempo di illusioni, gli italiani si sono stufati, anche se qualcuno ci sta ancora provando", afferma il ministro Fornero, che al prossimo governo chiede "lungimiranza per curare i problemi di questo Paese. Non si fa niente restando concentrati sull’immediato - conclude - ci vogliono determinazione e senso della verità".

PAESE PER DONNE - L’Italia ‘’non è ancora un Paese per donne", sostiene il ministro del Lavoro. "Io ce l’ho messa tutta - ha detto il ministro - in un contesto difficile e ingrato, fatto anche di molta vigliaccheria, soprattutto nei confronti delle donne. Questa campagna elettorale ne è una testimonianza eclatante: l’Italia - ha concluso - non è ancora un Paese per donne".