Milano, 27 marzo 2013 - Chiusura di seduta in ribasso, ma al di sotto dei minimi di giornata per la Borsa valori, indebolita dalle incertezze sulla formazione del nuovo governo e dai timori di un ulteriore impatto della crisi di Cipro sulla zona euro. L’indice Ftse Mib termina con un calo dello 0,92%, dopo aver segnato anche un minimo del -1,9%, All Share a -0,94%. Per Piazza Affari una giornata complicata, scandita dall’esito fin qui negativo delle consultazioni del presidente incaricato Bersani e dall’esito deludente dell’asta di Btp a 5 e 10 anni, con domanda bassa e tassi in crescita per la scadenza quinquennale. Brusca impennata per lo spread, salito a quota 350. Mercato sul chi va la’ anche per le affermazioni di Moody’s, attenta agli sviluppi politici e alle implicazioni sul profilo di credito dell’Italia.

CROLLA ATENE - Giù anche il resto d'Europa. Il Dax di Francoforte perde l’1,15% a 7.789,09 punti, il Cac 40 di Parigi cede lo 0,99% a 3.711,64 pagine, l’Ftse 100 arretra dello 0,18% a 6.387,56 punti, l’Ibex di Madrid scivola dell’1,13% a 7.900,4 punti. Nuovo tonfo di Atene, giù del 4,29% a causa della forte esposizione nei confronti di Nicosia.

CIPRO, CAPITALI 'SORVEGLIATI' - Le misure di controllo sui capitali di Cipro dureranno una settimana e includeranno anche limiti per l’uso di carte di credito all’estero (5000 euro al mese) e il trasferimento all’estero di contanti (3000 euro). Lo riferiscono media greci.

ASTE BTP - Il ministero dell’Economia ha collocato 3,9 miliardi di euro (appena sotto il target massimo di 4 mld) di Btp a 5 anni con tassi in aumento. Il rendimento è infatti salito al 3,65% dal 3,59% di un mese fa. La domanda è stata 1,219 volte l’offerta. Collocati tutti i 3 miliardi di euro di Btp decennali con tassi in calo. Il rendimento è infatti in flessione al 4,66% dal 4,83% di un mese fa. La domanda è stata 1,331 volte l’offerta.

SPREAD - L’esito fiacco dell’asta di Btp quinquennali e le incertezze politiche intorno alla formazione del nuovo governo hanno spinto lo spread a un massimo di 350,50 punti, il picco dallo scorso settembre. Il rendimento è al 4,76%. Si restringe intanto la forbice tra il differenziale italiano e lo spread tra Bonos spagnoli a cinque anni e omologhi tedeschi, che si attesta a 380 punti per un tasso del 5,07%.

MOODY'S - Il giudizio di Moody’s pende sul futuro dell’Italia. I rumor di un downgrade, non commentati dall’agenzia statunitense, avevano affossato Piazza Affari nella seduta di lunedì. Ora lo sguardo è rivolto a domani sera, quando Pier Luigi Bersani salirà al Colle per riferire al presidente Napolitano se ci sono le condizioni per dare vita al nuovo Governo. Questa mattina, in un’intervista concessa alla Reuters, l’analista di Moody’s Dietmar Hornung ha dichiarato che l’agenzia, per le sue valutazioni sul rating tricolore, guarda con attenzione agli sforzi che sta compiendo il leader del centrosinistra per formare un nuovo governo. Attualmente Moody’s ha una valutazione Baa2 sul debito italiano, il più basso giudizio tra le 3 agenzie di rating, con outlook negativo. In sostanza esistono ancora due gradini prima di scendere sotto il fatidico livello dell’investment grade. La perdita di questa soglia sarebbe un fattore estremamente negativo per i titoli di Stato italiani e a cascata potrebbe avere riflessi sia sulle banche del Paese sia sulle principali società pubbliche.