Roma, 13 luglio 2013 - La crisi morde duro e, com'era nelle previsioni, la prima settimana dei saldi estivi si chiude con un calo medio del 15% della spesa dei clienti rispetto allo stesso periodo del 2012. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto da Fismo-Confesercenti su un campione di commercianti di alcune importanti città italiane.

L’analisi registra poi “profonde differenze a seconda della categoria merceologica e della località, con una migliore prestazione dei negozi delle città turistiche”. Secondo Fismo-Confesercenti sopo “saldi a macchia di leopardo: resistono Milano e Torino, cali a Bari e Bologna”.

In particolare a Milano, nel quadrilatero della moda, le vendite tengono o crescono, grazie soprattutto all’apporto di turisti comunitari ed extra-comunitari, in particolare arabi. Anche a Torino i saldi estivi 2013 rimangono sui livelli dello scorso anno: come nel 2012, si registra una partenza tiepida, anche per le troppe promozioni precedenti ai saldi. I clienti cercano soprattutto camiceria e pantaloni, meno calzature e accessori.

A Bologna, invece, si rileva un calo di vendite diffuso, fino al -20%, soprattutto per quanto riguarda accessori e capi d’abbigliamento dal prezzo medio-alto, mentre resistono meglio i prodotti a medio e basso costo. Le limitazioni di budget si sentono anche a Bari, dove si registra un vero e proprio crollo delle vendite dei prodotti firmati premium, anche nell’ordine del 25%.