Roma, 3 agosto 2013 - Finalmente una buona notizia dal fronte del turismo estivo. Quest'estate gli italiani in vacanza faranno registrare un +0,9% (nel 2012 erano stati -19%) e gli stranieri un +3%. Lo ha affermato Federalberghi grazie ad un'indagine effettuata dal 24 al 30 luglio su un campione di 1200 persone. "Con enfasi possiamo dire che il turismo italiano suona un campanello prima di tanti altri settori produttivi, ben più considerati ed incentivati del nostro, attirando l’attenzione dei sistemi economici mondiali sul fatto che l’Italia turistica potrebbe rappresentare il segnale di ripresa che il mondo intero va attendendo”, ha detto il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, commentando i dati dell’indagine realizzata dalla Federazione.

"A questo punto - ha affermato Bocca - il Governo presieduto da Enrico Letta non deve perdere l’occasione e cogliere l’attimo, definendo con immediatezza un pacchetto-turismo che pianifichi con urgenza, tra l’altro, misure volte da un lato a recuperare posti di lavoro, elemento alla base della qualificazione delle aziende e dall’altro lato ad attivare canali di accesso al credito rapido ed agevolato per ridare alle imprese quella liquidita’ indispensabile per rammodernare le strutture e farci arrivare in tempi rapidi ad una offerta potenziata, finanziando al contempo una capillare campagna promozionale dell’immagine Italia sia all’interno del nostro Paese sia nel resto del mondo". "Certo - ha avvertito Bocca - questo dato leggermente positivo non può farci gridare al miracolo. Parliamo infatti di un modesto rialzo rispetto ai dati del 2012, quando ci fu un calo del 19%. Credere pertanto che tutti i problemi siano risolti e che da oggi in poi il settore possa riprendere il suo cammino senza difficoltà è pura utopia".

"La gravissima recessione, nella quale i Paesi maggiormente industrializzati e turisticamente avanzati ancora si trovano, - ha avvertito il presidente degli albergatori italiani- ha bisogno di ulteriori indicatori positivi per cominciare a sperare. "Ma è con enfasi che possiamo dire -ha concluso Bocca- come il turismo italiano suoni un campanello prima di tanti altri settori produttivi, ben più considerati ed incentivati del nostro, attirando l'attenzione dei sistemi economici mondiali sul fatto che l'Italia turistica potrebbe rappresentare il segnale di ripresa che il mondo intero va attendendo".