Milano, 26 agosto 2013 - Seduta da dimenticare per Piazza Affari, che ha chiuso la seduta in profondo rosso, in controtendenza rispetto all’andamento delle altre Borse europee: l’indice principale Ftse Mib ha perso il 2,1% a 16.977 punti, dopo essere arrivato a perdere fino al 2,5%. L’incertezza politica, con una crisi di governo che potrebbe già aprirsi nei prossimi giorni, si è fatta sentire pesantemente sugli indici azionari milanesi e non solo.

Sul mercato obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund è arrivato a toccare i 250 punti rispetto ai 241 della chiusura di venerdì, un dato non rassicurante in vista della tornata d’aste di fine agosto che parte domani. Tra le blue chip, sotto i riflettori Mediaset che più di tutte ha risentito dei timori per la situazione politica italiana. Le azioni del Biscione sono crollate del 6,25% a 3,15 euro, ma erano comunque reduci da una lunga corsa che ha portato il titolo a guadagnare oltre il 100% negli ultimi 12 mesi.

Per Mediaset lo spettro della crisi di governo 'costa' oggi in Borsa 266 milioni di capitalizzazione. Il calo odierno segnato dal titolo a Piazza Affari si traduce poi in una perdita virtuale di 110 milioni della quota di Berlusconi, considerando il 41,2% del Biscione in mano alla Fininvest.

Sui mercati ha pesato anche l’allarme lanciato da Nouriel Roubini sulle conseguenze che un’eventuale crisi di governo avrebbe sullo spread BTp-Bund e in generale sul mercato italiano. Secondo l’economista "se non si trova una soluzione" agli attuali problemi della maggioranza di governo "lo spread risalirà entro pochissimi giorni a quota 300, il buon momento del mercato azionario italiano si interromperà, i titoli bancari saranno particolarmente penalizzati e i costi del credito torneranno ancora una volta a salire".

Deboli tutte le Borse europee. Al termine delle contrattazioni l’unico indice positivo (Londra è rimasta chiusa per festività) è quello di Francoforte, che avanza dello 0,22%. Parigi chiude piatta (-0,06%) e Madrid perde lo 0,42%.