Milano, 02 settembre 2013 - Avviene di rado ma questa volta Eni si è mossa di domenica, ritoccando al rialzo i prezzi raccomandati di benzina e diesel di 0,8 centesimi euro/litro. Nel week-end da registrare anche gli aumenti di Ip (sabato) e di TotalErg (oggi) dello stesso importo e sempre su entrambi i prodotti. Si tratta del quarto giro di aumenti per i prezzi dei carburanti all’indomani dell’avvio del cosiddetto ‘effetto Siria’ sebbene, sempre nel fine settimana, le quotazioni abbiano confermato un trend in discesa con la benzina che ha perso 9,5 euro/mille litri e il diesel 4,5.

Sul territorio intanto i prezzi praticati sono ancora in salita, a seguito dei rincari della scorsa settimana. Le medie nazionali della benzina e del diesel adesso sono rispettivamente a 1,847 e 1,750 euro/litro (gpl a 0,814). Le punte in alcune aree sono invece per la ‘verde’ fino a 1,892 euro/litro, il diesel a 1,779 e il gpl a 0,844. La situazione più nel dettaglio a livello Paese (sempre in modalità ‘servito’), secondo quanto risulta in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per Check-Up prezzi Qe, vede il prezzo medio praticato della benzina che va oggi dall’1,837 euro/litro di Eni all’1,847 di Tamoil (no-logo a 1,726). Per il diesel si passa dall’1,742 euro/litro di Esso e Shell all’1,750 ancora di Tamoil (no-logo a 1,624). Il gpl infine è tra 0,803 euro/litro di Esso e 0,814 di Tamoil (no-logo a 0,751).

BORSE - Chiusura in deciso rialzo per Piazza Affari, in linea con la performance delle altre Borse europee spinte dall’allentamento delle tensioni sulla Siria e dai segnali di ripresa del settore manifatturiero in Cina e nell’eurozona, con l’indice Pmi che in Italia ad agosto ha registrato il maggiore aumento da oltre due anni. A Milano l’indice principale Ftse Mib ha guadagnato l’1,84% a 16.988 punti.

Tra le blue chip sotto i riflettori anche oggi Telecom Italia che ha proseguito la sua corsa sulle speculazioni da risiko tlc in Europa: le azioni hanno guadagnato il 3,87% a 0,55 euro, dopo un massimo intraday toccato a quota 0,5645.
In allentamento anche la tensione sui titoli di Stato italiani, con lo spread tra Btp e Bund decennali sceso a 245 punti dopo che la scorsa settimana era arrivato a sfondare la soglia dei 260 punti.