Roma, 16 ottobre 2013 - Giù lo spread, su l'Italia. Scende a 230 punti base, ai minimi da oltre due anni, lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale tra il decennale benchmark italiano e il pari scadenza tedesco, all'indomani dell'approvazione della Legge di stabilità, aggiorna così i minimi toccati a metà agosto e torna su livelli che non si vedevano da luglio 2011, alla vigilia della crisi dei debiti sovrani. Il rendimento dei decennali italiani è al 4,24 per cento.

VIA NAZIONALE - "L'impegno a promuovere la crescita nell'ambito di un disegno riformatore coerente e sistematico e il rispetto scrupoloso degli obiettivi di bilancio rimangono elementi cruciali per sciogliere i nodi che soffocano la capacità competitiva dell'economia italiana" sottolinea oggi Bankitalia con la pubblicazione del suo Bollettino.

MASSIMA ATTENZIONE - "È essenziale non disperdere le opportunità offerte dal miglioramento del quadro congiunturale dell'area dell'euro e dai primi segnali di stabilizzazione in Italia", prosegue il Bollettino. "Le politiche di sostegno alla liquidità delle imprese stanno avendo effetti favorevoli. L'impegno a promuovere la crescita nell'ambito di un disegno riformatore coerente e sistematico e il rispetto scrupoloso degli obiettivi di bilancio rimangono elementi cruciali per sciogliere i nodi che soffocano la capacità competitiva dell'economia italiana", si legge ancora.

UNIONE BANCARIA - "Il rafforzamento dell'assetto istituzionale europeo, di cui l'Unione bancaria è una tappa fondamentale, dovrà anch'esso contribuire al raggiungimento di condizioni più distese sui mercati finanziari nell'area dell'euro e nel nostro paese, - prosegue Bankitalia -concorrendo a interrompere la spirale negativa tra rischio sovrano e banche". Ma ecco le altre annotazioni di rilievo uscite oggi sul Bollettino.

SURPLUS CONTI - "Nei primi sette mesi dell'anno in corso, pur in presenza dell'apprezzamento del cambio, si è consolidato il miglioramento del saldo del conto corrente, che ha registrato un surplus di 3,9 miliardi. Oltre al perdurante calo delle importazioni vi ha contribuito, nel secondo trimestre, anche la crescita delle esportazioni verso i mercati interni all'Unione europea nei quali l'Italia ha beneficiato della ripresa della domanda, mantenendo le quote di mercato".

NODO LAVORO - Nel secondo trimestre l'occupazione è diminuita del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2012 con un calo di 586.000 unità. Il crollo è stato consistente soprattutto al Sud con 335.000 unità in meno pari a -5,4%. Lo si legge nel Bollettino economico di Bankitalia nel quale si sottolinea che ''le indagini qualitative sulle prospettive dell'occupazione condotte presso le imprese non evidenziano una ripresa dell'occupazione'' . Tuttavia, complessivamente, "la caduta dell'occupazione, intensa nel primo trimestre di quest'anno, si è attenuata nel secondo. Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 12% nel secondo trimestre, aumentando in misura più contenuta rispetto a quelli precedenti". 

AUDIZIONE GOBBI - Sul tema lavoro-risorse-imprese, oggi è intervenuto in audizione alla commissione Finanze della Camera anche il sostituto capo servizio della segreteria tecnica per l'eurosistema e la stabilità finanziaria della Banca d'Italia, Giorgio Gobbi, che ha affermato come occorra "evitare di aumentare il già alto grado di frammentazione degli strumenti pubblici a sostegno delle imprese". Secondo Gobbi, "alcune scelte chiare sono state già effettuate anche in questi difficili tempi di crisi". Ora è quindi "necessario continuare l'azione per un aggiustamento di più lungo termine della struttura patrimoniale delle imprese".

MOODY'S  - L’outlook sul sistema bancario italiano resta negativo. Lo afferma in una nota l’agenzia di rating Moody’s, spiegando come tale valutazione rispecchia la persistente fragilità dell’economia italiana e i problemi cescenti sul fronte dei prestiti.