Roma, 5 novembre 2013 - Nei primi 9 mesi 2013 il gettito Imu dei Comuni, nonostante la cancellazione della prima rata sull’abitazione, è aumentato del 32,5%. Gli incassi ammontano a 7,65 mld (+1,87 mld, +32,5%). Lo rileva il Mef con i dati sulle entrate, evidenziando che nell’acconto 2013 erano inclusi gli aumenti deliberati dai Comuni. Nel Bollettino delle Entrate del periodo gennaio-settembre 2013 il ministero dell’Economia informa che il gettito Imu del periodo riservato ai Comuni ammonta a 7.649 milioni di euro (+1.875 milioni di euro, pari a +32,5%). ‘’Nel confronto, rispetto al gettito del 2012 - spiega il Dipartimento delle Finanze del ministero - bisogna tener conto delle modifiche nelle modalita’ di calcolo del primo acconto 2013 che, a differenza dello scorso anno, includono anche le eventuali variazioni di aliquota deliberate dai singoli Comuni e delle modifiche normative intervenute nella disciplina dell’imposta’’. L’acconto nel 2012 fu pagato con le aliquote di base.

Il ministero dell’Economia ricorda quindi che la legge di Stabilità per il 2013 ha infatti dato ai Comuni la possibilità di aumentare fino a 0,3 punti percentuali l’aliquota standard dello 0,76 per cento per gli immobili a uso produttivo classificati nel gruppo catastale D. La quota Imu destinata all’erario e’ stata invece pari a 202 milioni di euro, ai quali si devono aggiungere 1.866 milioni di euro di Imu riservata all’erario derivante dagli immobili ad uso produttivo.

SACCOMANNI - Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni non vuole “fare annunci di politica fiscale in tv o alla carta stampata prima delle decisioni politiche” ma, rispondendo a una domanda sulla seconda rata dell’Imu durante la conferenza stampa con cui ha chiuso i due giorni di visita a Londra, ha ammesso che “il reperimento delle risorse non è facile, si tratta di trovare un consenso politico se si vuole intervenire in un modo piuttosto che in un altro”. Insomma, per trovare le coperture ai tagli di imposte serve prendere “decisioni non facili Non sarà facile evitare la seconda rata dell’Imu ma si può fare”. Sulle privatizzazioni: "Sono uno strumento importante per accelerare il processo di declino del deficit rispetto al Pil, che per noi e’ importante. C’e’ l’impegno a fare un programma che vorremmo rendere noto entro l’anno".

“Sono interdetto. Pensare che ci si metta a fare una sorta di opera di taroccamento dati, una cosa inconcepibile”. Così Saccomanni ha risposto a conclusione della sua missione a Londra, con un commento alle polemiche sui dati relativi al deficit. “Un fatto - ha aggiunto Saccomanni - di clamoroso provincialismo”.