Roma, 1 gennaio 2014 - Chrysler diventa completamente della Fiat, non tardano ad arrivare le reazioni. Soddisfatti i sindacati e gli enti locali. “L’accordo siglato in queste ore consentirà di procedere alla fusione e integrazione tra Fiat e Chrysler - commenta il segretario nazionale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano - rendendo disponibili ulteriori risorse finanziarie utili per rilanciare tutti gli stabilimenti del Gruppo, con prospettive maggiormente positive per i lavoratori. Ora è indispensabile in tempi brevi procedere ad investire, come annunciato, negli stabilimenti italiani a partire da Mirafiori e Cassino”.

Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, parla della "giusta conclusione di scelte che abbiamo ritenuto oculate, che consistono nel guardare fuori dall’Italia. Questo conferma che è stata scelta giusta”. Per il sindaco di Torino, Piero Fassino, l’intesa “rafforza il ruolo di player globale del Gruppo. Una scelta strategica da cui ci attendiamo positive conseguenze anche per l’Italia e per Torino”.

Il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, è soddisfatto. Ma non risparmia una critica al governo: “Sono naturalmente contento dell’acquisizione di Chrysler da parte di Fiat. Ma il tema vero è un altro: perché da noi si fa una fatica bestiale a produrre auto e il mercato del settore va sempre peggio? La risposta è abbastanza semplice: questo accade perché lo Stato di Roma porta avanti una politica fiscale sbagliata e una politica industriale inesistente”.