Roma, 21 gennaio 2014 - Per evitare nuovi casi di esodati “stiamo lavorando sugli aspetti tecnici” di un provvedimento per anticipare l’età di pensione “con il contributo anche da parte delle aziende”, ha annunciato il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini.

L’esponente del governo ha sottolineato che l’ipotesi è allo studio “in queste ore con il ministero dell’Economia” per mettere a punto “una proposta robusta” dal punto di vista tecnico-giuridico e finanziario. “Un provvedimento complesso - ha aggiunto Giovannini - che può prevedere il contributo anche da parte delle aziende”.

Nell’idea del ministro del Lavoro si tratta di uno “strumento flessibile” in ragione delle condizioni soggettive del lavoratore. “L’idea - ha concluso - è di avere un contributo di tre soggetti (Stato, imprese e lavoratori). Stiamo valutando e lavorando su come avere uno strumento flessibile, che presenteremo poi alle parti sociali”.

RIPRESA - “La ripresa è in corso nel settore manifatturiero, altri settori sono più in dietro ed è evidente che l’impatto sulla occupazione è ritardato”, ha affermato Giovannini, a margine della presentazione del bando Inail per incentivi alle imprese che migliorano la sicurezza sul lavoro.
“E’ un segnale interessante che nel terzo trimestre 2013, quindi quando il Pil era ancora a crescita zero - ha detto - il saldo tra nuove assunzioni e cessazioni di rapporti di lavoro è tornato positivo. E’ un piccolo segnale che qualcosa si sta muovendo sul mercato del lavoro. Gli impegni per aumentare l’occupazione vanno perseguiti. Dobbiamo fare di più, ma la ripresa economica è precondizione per l’espansione della base occupazionale”.

SICUREZZA - Gli incentivi alle imprese per gli investimenti in sicurezza (307 milioni per quest’anno) sono una "opportunità straordinaria" per le aziende per ricominciare a investire soprattutto in un periodo in cui si intravedono segnali di ripresa, dice il ministro del Lavoro  presentando il piano dell’Inail che prevede un contributo alle imprese per investimenti in prevenzione e sicurezza fino al 65% dell’investimento, per un massimo di 130.000 euro. Giovannini ha sottolineato che le risorse sono raddoppiate rispetto all’ultimo stanziamento (155 milioni di euro). "La sicurezza non ha un costo, ha detto, è un fattore di competitività".