Roma, 29 gennaio 2014 - Ricavi per circa 93 mld, utile netto tra 0,6 e 0,8 miliardi: sono questi i target di Fiat per il 2014. Nella nota, si fa presente che il Gruppo presenterà un piano aggiornato all’inizio di maggio per fornire una maggiore visibilità sulla direzione strategica del Gruppo e sulle priorità in termini di esecuzione. L’utile della gestione ordinaria è previsto tra circa 3,6 e 4,0 miliardi di euro.

DIVIDENDO - Il cda ha deciso “di non raccomandare la distribuzione di un dividendo alle azioni Fiat”. Una decisione assunta “considerando che Fiat intende mantenere un equilibrato livello di liquidita’ a segno dell’acquisizione della quota minoritaria in Chrysler Group”.

UTILE NETTO 2013 - Sale l’utile netto di Fiat che nel 2013 è stato di 1.951 milioni di euro (896 milioni di euro nel 2012). L’utile è stato calcolato includendo 1,5 miliardi di euro riferiti all’impatto positivo della rilevazione di imposte differite attive nette di Chrysler compensato da oneri atipici netti per 0,5 miliardi di euro. Al netto di questi due elementi, l’utile netto e’ stato pari a 943 milioni di euro (1.140 milioni di euro nel 2012). L’utile della gestione ordinaria è stato invece pari a 3,4 miliardi di euro, in calo rispetto ai 3,5 miliardi di euro del 2012 ma in crescita di 0,1 miliardi di euro a parita’ di cambi di conversione. Nella nota si legge che “nel 2013 vi sono stati inoltre maggiori ammortamenti di costi di sviluppo per 0,3 miliardi di euro, principalmente connessi al lancio di nuovi prodotti in NAFTA. EMEA ha ridotto le sue perdite di 233 milioni di euro che si attestano a 470 milioni di euro, principalmente per effetto di un miglior mix prodotto ed efficienze sui costi. APAC ha registrato un utile di 358 milioni di euro, in crescita del 38%. L’utile del NAFTA si e’ ridotto del 9% (-6% a cambi costanti), principalmente a seguito dei maggiori costi industriali correlati al lancio dei nuovi prodotti e dei relativi maggiori ammortamenti di costi di sviluppo”.

INDEBITAMENTO 2013 - In calo, nel 2013, l’indebitamento netto industriale di Fiat che è stato pari a 6,6 miliardi di euro, in diminuzione rispetto agli 8,3 miliardi di euro registrati al 30 settembre 2013. L’andamento e’ positivo grazie ai flussi di cassa positivi generati nel trimestre da Chrysler (1,4 miliardi di euro) e da Fiat esclusa Chrysler (0,3 miliardi di euro). L’incremento dell’indebitamento netto industriale nel 2013 è stato comunque limitato a 0,1 miliardi di euro. Escludendo gli investimenti in partecipazioni, il flusso di cassa e’ stato positivo per 0,1 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2013 Chrysler presenta una posizione di liquidita’ netta di 0,2 miliardi di euro.

BOOM MASERATI - In rialzo i ricavi di Fiat, che nel 2013 sono stati pari a 86,8 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto al 2012 (+7% a parità di cambi). In particolare, per Maserati si è registrato un vero e proprio ‘boom’ visto che i ricavi del marchio hanno raggiunto i 1,659 mld (+120% rispetto al 2012). Piu’ contenuta la crescita per Ferrari, che sempre nel 2013 ha realizzato ricavi per 2,335 miliardi (+5% rispetto al 2012). Nella nota, i ricavi in NAFTA (ossia nell’area Usa, Canada e Messico) sono cresciuti del 5% a 45,8 miliardi di euro (+9% a parità di cambi) per effetto dei maggiori volumi. La zona LATAM ossia l’America Latina ha rilevato ricavi per 10 miliardi di euro, in calo del 10% in termini nominali (+1% a parita’ di cambi). APAC cioè l’area dell’Asia e Pacifico e’ migliorata del 48% a 4,6 miliardi di euro grazie alla forte crescita dei volumi. Per EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) i ricavi sono risultati in calo del 2% a 17,4 miliardi di euro, principalmente per il calo dei volumi in Europa registrato nel corso del primo semestre 2013.

Sono cresciuti del 5%, pari a 2335 milioni di euro, i ricavi di Ferrari nel 2013, in linea con il forte aumento registrato dai marchi di lusso del Gruppo (+31% ricavi, pari a 3,8 miliardi di euro). Ferrari ha chiuso il 2013 con un utile della gestione ordinaria ed un Ebit di 364 milioni di euro, in crescita di 29 milioni rispetto al 2012.I ricavi registrati da Ferrari nel quarto trimestre dell’anno sono stati pari a 624 milioni di euro, in linea con il medesimo periodo dell’anno precedente. La casa di Maranello ha chiuso il quarto trimestre con un utile della gestione ordinaria ed un Ebit di 100 milioni di euro, in calo di 15 milioni rispetto allo stesso periodo del 2012. In particolare, per quanto riguarda le vendite il Nord America si rafforza come primo mercato per Ferrari con 2242 vetture consegnate nell’anno, pari al 32% delle vendite totali, con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente. In Europa, fatta eccezione per il Regno Unito dove i volumi sono in linea con l’anno precedente, si registra un calo delle vendite. Crescono, invece, le consegne dell’11% in Medio Oriente. Nel Far East il calo registrato in Cina-Hong Kong-Taiwan e’ stato in parte compensato dalla crescita in Giappone.