Roma, 8 febbraio 2014 - La Banca d'Italia avverte che la ripresa "appare ancora debole e incerta". Lo dice il governatore Ignazio Visco, che, intervenendo al 20° convegno di Assiom Forex, sottolinea come in Italia il tasso di disoccupazione "ha raggiunto un livello prossimo al 13%, il doppio di quello prevalente prima della crisi" e ai massimi delle serie storiche disponibili.

"Come in altri paesi - sottolinea Visco - il forte e protratto calo dell’attività economica ha pesato in misura maggiore sui giovani: il tasso di occupazione per quelli di età compresa tra i 15 e i 24 anni, escludendo gli studenti dalla popolazione di riferimento, è sceso al 43% dal 61% del 2007; dal 74% al 66% per la classe di età dai 25 ai 34 anni".

Per Visco l’Italia deve andare avanti con le riforme per consolidare la fiducia acquistata "faticosamente", anche se "il sentiero è stretto". "La fiducia faticosamente riguadagnata - dice il numero uno di Bankitalia - non deve essere indebolita dal riaccendersi di timori sulla risolutezza dell’Italia, e di tutti i paesi dell’area dell’euro, a proseguire sulla strada delle riforme e della responsabilità. Ne sarebbe ostacolato il miglioramento delle condizioni di accesso al credito con inevitabili riflessi sul costo del capitale e sugli investimenti delle imprese".

Visco auspica che, nel percorrere questa via, "si deve certo tenere conto delle necessità di chi più sta soffrendo le conseguenze della lunga crisi e dei grandi cambiamenti connessi con l’apertura dei mercati e con il rapido affermarsi delle nuove tecnologie, cambiamenti rispetto ai quali resta da compiere larga parte del necessario aggiustamento strutturale".

Il recupero di competitività dell’Italia ha bisogno "di una strategia di riforma articolata e coerente" e soprattutto nelle circostanze attuali - afferma il Governatore della Banca d’Italia - "la riduzione del carico fiscale sui fattori della produzione, accompagnata da tagli selettivi di spesa che riducano gli sprechi e da interventi volti a rendere più efficiente l’amministrazione pubblica, può essere determinante per la capacità del sistema di affrontare i cambiamenti necessari". Visco chiede, quindi, alla politica l’impegno "per rendere il contesto istituzionale e normativo più favorevole all’attività di impresa, semplificando il quadro regolamentare, accrescendo la qualità dei servizi pubblici, proseguendo nell’azione di contrasto dei comportamenti illeciti".

La Banca d’Italia, inoltre, "non esclude" un intervento "ambizioso" per una bad bank di sistema oltre agli interventi privati in corso che vanno "nella giusta direzione". Per Visco "non siamo in una situazione di generalizzata riduzione dei prezzi, di deflazione", ma avverte che l’attuale livello di inflazione "non è desiderabile" e che per la ripresa occorre "contrastare la disinflazione". Quindi esorta le banche e la finanza a non far "mancare il finanziamento a chi lo merita e partecipa al rischio", continuando a dare "il sostegno all’economa reale".