Roma, 28 febbraio 2014 - Il tasso di disoccupazione in Italia si è attestato al 12,9% a gennaio scorso, ai massimi livelli dal 1977.  Lo rende noto l’Istat. E dal consiglio dei ministri in corso il premier Renzi twitta: "Cifra allucinante, la più alta da 35 anni. Ecco perché il primo provvedimento sarà il Jobs Act". 

In particolare, la disoccupazione giovanile (tra 15 e 24 anni) è salita al tasso del 42,4% contro il : 41,7% di dicembre scorso. I giovani disoccupati sono circa 690mila. Si tratta del tasso più alto sia dall’inizio delle serie mensili, gennaio 2004, sia di quelle trimestrali, primo trimestre 1977. Secondo l'Istat si registrano quasi un milione di occupati in meno in Italia dall’inizio della crisi: tra il 2008 e il 2013 ci sono stati 984.000 occupati in meno.

I NUMERI - Gli occupati in Italia a gennaio scorso sono stati 22 milioni 259 mila, sostanzialmente invariati rispetto al mese precedente e in diminuzione dell’1,5% su base annua (-330 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,3%, diminuisce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,7 punti rispetto a dodici mesi prima. A gennaio l’occupazione diminuisce su base mensile per effetto del calo della componente femminile (-0,2%) non compensato dall’aumento di quella maschile (+0,1%). Su base annua invece il calo dell’occupazione si registra sia tra gli uomini (-1,7%) sia tra le donne (-1,1%).

Il tasso di occupazione maschile, pari al 64,2%, resta invariato rispetto al mese precedente ma diminuisce di 1,1 punti percentuali su base annua. Quello femminile, pari al 46,4%, diminuisce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,4 punti rispetto a dodici mesi prima. A gennaio scorso sono occupati 937 mila giovani tra i 15 e i 24 anni, in calo dello 0,7% rispetto al mese precedente (-7 mila) e del 9,4% su base annua (-97 mila).Il tasso di occupazione giovanile, pari al 15,6%, diminuisce di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,5 punti nei dodici mesi.