Roma, 3 marzo 2014 - La crisi in Ucraina affonda le Borse di mezzo mondo. L’indice Micex della borsa di Mosca chiude in calo del 10,8% a 1.288,81 punti. Milano crolla e chiude la seduta in profondo rosso: il Ftse Mib ha ceduto il 3,34% a 19.759 punti, abbandonando quota 20.000. Piazza Affari appesantita dall’andamento dei gruppi più presenti nella regione, Buzzi Unicem (-8,08%) e Unicredit (-6,16%).

Anche le borse europee chiudono in forte calo. Il Dax di Francoforte cede il 3,44% a 9.358,89 punti, il Cac 40 di Parigi perde il 2,66% a 4.290,87 punti, il Ftse 100 di Londra arretra dell’1,49% a 6.708,35 punti, l’Ibex di Madrid lascia sul terreno il 2,33% a 9.878,7 punti. Particolarmente colpito il settore bancario.

Sul valutario si sono rafforzati il franco svizzero e lo yen, considerati da sempre beni rifugio. Il petrolio ha invece ripreso a correre superando la soglia dei 105 dollari al barile