Roma, 13 marzo 2014 - La Bce avverte che ad oggi l’Italia “non ha compiuto progressi tangibili” sulle misure aggiuntive di risanamento dei conti pubblici chieste dalla Commissione europea nelle sue raccomandazioni. “E’ importante che vengano fatti i passi necessari”, dice l’istituzione nel suo bollettino mensile, mettendo enfasi sulla necessità portare il debito pubblico su una traiettoria di riduzione, come chiesto dall’Ue nella sua recente analisi sugli squilibri macro economici.

In Italia, rileva l’Eurotower, il deficit di bilancio è rimasto al 3 per cento del Pil nel 2013, “invariato rispetto all’anno precedente e lievemente superiore all’obiettivo del 2,9 per cento fissato nell’aggiornamento del programma di stabilità del 2013.

Secondo le previsioni dell’inverno 2014 della Commissione, il rapporto disavanzo-Pil scenderebbe al 2,6 per cento nel 2014 e al 2,2 per cento nel 2015”. Tuttavia “la raccomandazione della Commissione del novembre 2013 indicava la necessità di ulteriori misure di risanamento per assicurare l’osservanza del Patto di stabilità e crescita, cioè per conseguire l’obiettivo di medio termine di un bilancio strutturale in pareggio nel 2014 e assicurare progressi sufficienti verso il rispetto del criterio per il debito durante la fase di transizione”.

E su questo la valutazione della Bce non è rassicurante. “Finora - si legge - non sono stati compiuti progressi tangibili per quanto riguarda la raccomandazione della Commissione. In prospettiva, è importante effettuare i necessari interventi affinché siano soddisfatti i requisiti previsti dal meccanismo preventivo del Patto di stabilità e crescita, soprattutto per quanto riguarda la riconduzione del rapporto debito-Pil su un percorso discendente, come segnalato anche di recente dalla Commissione europea nel contesto dell’esame approfondito sull’Italia”.

TESORO - Una coincidenza temporale e non una risposta al piano Renzi. Così fonti del Tesoro commentano le indicazioni contenute nel bollettino Bce. ‘’E’ una pubblicazione programmata e quindi non è una risposta agli annunci di ieri. Certamente con la Bce ci sarà modo di confrontarci e di spiegare le strategie di medio periodo che l’Italia intende perseguire’’.