Dall'inviato ALESSIA GOZZI

Cernobbio (Como), 4 aprile 2014 - Dal rallentamento dell'economia cinese alla deflazione in Europa, nuovi rischi si addensano sul cielo della ripresa globale. Quanto all'Italia, Nouriel Roubini, l'economista americano che nel 2006 previde la grande crisi, non ha dubbi: "Il governo Renzi é la vostra ultima spiaggia, auguro all'Italia che riesca a fare le riforme che ha promesso". E, dopo la stoccata del numero uno del Fondo Monetario Christine Lagarde, l'economista non risparmia un ammonimento per Mister Draghi: "La Bce si sta muovendo troppo poco e troppo lentamente contro la deflazione in Europa".

L'Eurotower ha rotto il tabù dell'utilizzo degli stimoli in stile Fed americana, il cosiddetto quantitative easing, cioè l'acquisto di titoli dei paesi dell'eurozona. Quantomeno ha iniziato a parlarne...
"Al momento sono solo chiacchiere, perché se ne inizi a parlarne seriamente si arriverà almeno alla fine di quest'anno. E, comunque, prima Mario Draghi ha ancora nel suo arsenale una serie di strumenti convenzionali da giocarsi: la riduzione dei tassi di interesse, i tassi di interesse negativi sui depositi e l'acquisto di asset privati attraverso gli abs".


Si avvicina l'appuntamento degli stress test, qual è lo stato di salute del sistema bancario europeo?
"Differentemente dagli Stati Uniti, che hanno affrontato subito il problema della patrimonializzazione delle banche, in Europa gli istituti di credito hanno ancora in pancia asset di pessima qualità. Per questo permane una stretta creditizia nell'area euro. Le banche devono trovare ulteriori capitali prima degli stress test".


La crescita europea rischia di restare anemica?
"Il problema della riduzione dell'alto debito pubblico in Europa é tuttora irrisolto, la crescita economica nelle economie avanzate resterà bassa e c'è un rischio di stagnazione. Anche perché l'aumento della disoccupazione e del divario nella distribuzione della ricchezza, al di là degli aspetti etici, deprime la domanda aggregata. E senza consumi le aziende non investono. Esattamente ciò che avvenne in Giappone".


Le economie emergenti, i cosiddetti Brics, da locomotiva sono diventati i fragili del mondo?
"Non solo i Brics ma anche gli emergenti come Venezuela, Russia e Thailandia potrebbero andare incontro a una vera e propria crisi. Questo per fattori interni, scontano anni di mancate riforme strutturali, e globali. Cioè il rallentamento della Cina, la riduzione degli stimoli monetari della Fed, che potrebbe avvenire troppo presto e le tensioni geopolitiche tra Europa e Russia".


C'è un rischio di crollo anche sul fronte dei mercati finanziari?
"I mercati finanziari sembrano ignorare tutti questi rischi che stanno emergendo. Ritengono che le banche centrali possano intervenire per salvare tutto ciò che c'è da salvare. Le ritengono i guardiani del mondo".


Anche l'Italia al momento sembra godere di un vento più favorevole sui mercati. Lo spread cala, gli investitori stranieri si riaffacciano... Merito dell'effetto Renzi?
"Il governo si sta muovendo nella giusta direzione, il programma di Renzi è positivo. Negli ultimi anni l'Italia ha fatto più di altri paesi sul fronte del deficit ma non su quello delle riforme strutturali. Se il governo attuerà tutte, o la gran parte, delle riforme annunciate dal lavoro al sistema elettorale la competitività del paese migliorerà. I mercati hanno concesso il beneficio del dubbio a Renzi, ora gode di grande popolarità. Anche se credo che parlare di una riforma al mese non sia realistico. Più riuscirà a fare, meglio sarà".


Cosa potrebbe andare storto?
"Ci sono molti che potrebbero boicottarlo, anche all'interno del suo partito. Io gli auguro, e vi auguro, che riesca nel suo compito. Questa é l'ultima spiaggia per l'Italia. La possibilità che, se lui fallisce, vinca Grillo sarebbe un disastro. Berlusconi? Nessuno in Europa vuole rivederlo alla guida dell'Italia".


L'euroscetticismo in crescita la preoccupa?
"Non va sovrastimato ma nemmeno sottovalutato. Se alla fine del tunnel la disoccupazione continuerà aaaumentare e i salari non cresceranno... Beh si stanca..."