New York, 23 aprile 2014 - Brilla la stella di Apple e Facebook, con i ricavi del secondo trimestre 2014 che balzano sopra le attese. A sorprendere è soprattutto la casa di Cupertino, che mette in mostra una perfomance davvero invidiabile contro tutte le Cassandre di Wall Street.


Il gruppo fondato da Steve Jobs, invece, ha messo a segno ricavi per 45,6 miliardi di dollari (11,62 dollari ad azione) contro i 43,5 miliardi stimati dagli esperti, e un utile netto in aumento del 7,1% a 10,2 miliardi di dollari. Davvero un risultato notevole per un’azienda che a detta di molti autorevoli osservatori ha ormai raggiunto l’apice del suo successo, con la percezione che i momenti migliori siano oramai alle spalle.


Tim Cook, numero uno del gruppo, risponde agli scettici annunciando un aumento dell’8% dei dividendi (circa 3,29 dollari ad azione), un frazionamento azionario che assicurerà sette azioni per ogni azione posseduta e, infine, un’ulteriore espansione di 30 miliardi di dollari del programma di ‘buy back’, portando l’ammontare delle azioni riacquistate a 130 miliardi entro la fine del 2015 (l’obiettivo originario era di 100 miliardi).


Grande soddisfazione anche in casa Zuckerberg, dove si festeggiano 2,5 miliardi di dollari di ricavi (34 centesimi ad azione) rispetto ai 2,3 miliardi (24 centesimi ad azione) delle previsioni. L’utile netto si è attestato sui 642 milioni di dollari, triplicato rispetto al primo trimestre. Un ottimo risultato dopo le due acquisizioni fondamentali per il futuro del più popolare social media al mondo: quella del servizio di messaggeria WhatsApp e quella del leader della realtà virtuale Oculus.