Roma, 29 giugno 2014 - Via allo scambio di informazioni tra Italia e Usa per il contrasto all’evasione internazionale. Da martedì sarà operativo l’accordo firmato qualche mese fa dai due Paesi e previsto domani all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri per la ratifica definitiva. L’intesa ha come corollario anche benefici e semplificazioni finanziarie. Conti correnti più trasparenti, stop ritenuta alla fonte del 30% per i pagamenti dagli Usa, informazioni fiscali che viaggiano in automatico: l’accordo tra Italia e Usa è bilaterale e si basa sul principio della reciprocità.

Un duro colpo agli evasori internazionali: l’intesa infatti segue le modalità tecniche definite dal cosiddetto Facta - un acronimo per Foreign Account Tax Compliace Act - e si inserisce così in un contesto di scambi internazionali più ampio. L’Italia, ad esempio, l’ha già attivati con Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna. Si creerà in questo modo una rete informativa nella quale le informazioni sui contribuenti viaggeranno molto velocemente, restringendo gli spazi di chi aggira gli obblighi tributari in questi grandi paesi.

L’accordo, stretto dal precedente ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni con l’ambasciatore Usa John R. Phillips a gennaio e portato avanti ora da Pier Carlo Padoan, prevede una cooperazione via via sempre piu’ intensa tra i due Paesi. Si comincia con lo scambio dei dati sui conti detenuti negli Stati Uniti da soggetti residenti in Italia e quelli detenuti in Italia da cittadini e residenti americani. A partire dal 2015 si aggiungeranno altre informazioni, tra cui l’importo totale lordo degli interessi o dei dividendi.
L’intesa è in linea con l’impegno assunto a livello di G20 di sviluppare un modello globale di scambio automatico di informazioni bancarie in materia fiscale.